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P.d.M.: Grasso si prenota per il Quirinale

Ho sbagliato nel formulare una spiegazione del concitato e, come tale, ancor meno opportuno e ragionevole, gran da farsi di Grasso, il magistrato paracadutato ad occupare il seggio della Seconda Carica dello Stato (ho già usato questa definizione e non c’è motivo per non continuare ad usarla) che non perde occasione per metter becco, per lo più a vanvera, dove e quando n
Jus soli: approssimazione e subcultura

Se c’è un personaggio che, con i suoi interventi, dimostra chiaramente di quali secondi fini e di quale approssimazione è fatta la propaganda per la sciagurata legge per la quale la cittadinanza italiana diventerebbe qualcosa come gli ottanta euro con i quali Renzi cercò di comprarsi gli italiani meno fortunati prima del referendum sul suo tentativo di stravolgimento del
Rosy Bindi si candida per scacciare la mafia dal "bagnasciuga"
Non ricordo più quanto tempo fa le conclusioni di una delle solite inchieste sulla mafia, il suo potere ed il suo proliferare, fecero finalmente ridere, così da ripagarci almeno parzialmente, dei molti pasticci, dei grossi costi e del discredito del diritto e delle pubbliche istituzioni che certe operazioni socio-mafiologiche ci ammanniscono, in aggiunta a quelle di una “giusti
P.d.M.: il successo lo spacca

Nei giorni scorsi, parlando con alcuni amici, ho avuto modo di prendere atto di una sensazione, che anche per altri versi so essere diffusa, di una certa meraviglia, anticipatrice di un qualche ottimismo, per le ripetute manifestazioni di dissenso e di preoccupazione che si rilevano in seno alla Magistratura, per quel che riguarda lo “scendere in campo elettorale”, l’affrontare d
Residenza, cittadinanza, nazionalita': Addio!

Dopo aver di fatto rinunziato, eliminando la condizione di “clandestino” per lo straniero insediato in Italia (che, in effetti, nessuno ha più bisogno di farlo “clandestinamente”) ogni effettiva valenza del concetto di “residenza”, si avvia, oramai senza remore e rimedi, alla totale vanificazione del concetto di “cittadinanza”, affidato alla s
Massoneria: Fava confessa la sciocchezza di aver preteso gli elenchi

Che imporre alle “principali” obbedienze massoniche di esibire gli elenchi dei nominativi degli affiliati di Calabria e Sicilia fosse una sciocchezza o, piuttosto, un modo come un altro per far pesare un intento persecutorio, era evidente. Claudio Fava, deputato componente e Vice Presidente dell’Antimafia del P.D. ce ne dà la non necessaria conferma:
“Da una prima le
Auguri Generale Mori! Ma...

Il Generale dei Carabinieri Mori, che per anni è stato il bersaglio di una ben organizzata campagna di un singolare gruppo politico-giudiziario magistrato-pentitistico che, poi è, in sostanza, una “scheggia impazzita” del Partito dei Magistrati, ha tenuto alla Sala Stampa di Montecitorio una conferenza stampa per ricordare il definitivo e completo (ha persino rinunziato a
Di Matteo: vince l'ubiquità. E l'indennità
Se uno come Orlando fa una cosa buona, poi ci ripensa e fa la cavolata conforme alla sua statura giuridico-politica (ed al suo aspetto…).
Aveva trovata una soluzione ragionevole di fronte alle baggianate della pretesa “bilocazione” di San Di Matteo, propugnata dal Guru frontecrociato, dalle Agende Rosse e dalla tifoseria Antimafia, stabilendo il “ritardato possesso”
Considerazioni sconsiderate su risultati probabili

Siamo nella “giornata dei commenti” su una tornata elettorale amministrativa di non primissima estensione ed importanza. Ma in un Paese in cui commenti ed ispirazioni si traggono persino dalle “primarie”, cioè da una cosa che non esiste se non nella fantasia imbrogliona di imitatori occasionali del sentito dire americano, anche queste hanno diritto alla considerazion
Giustizia: ottimo l’osservatorio, pessima l’osservata

L’Osservatorio per la Giustizia va avanti benissimo: è già diventato un punto di riferimento per chi si occupa e preoccupa sul serio della degenerazione della giustizia e che sembra destinato, per la quantità di contatti e per la qualità delle analisi che attraverso di essi possono compiersi, più attendibile ed attivo di altre istituzioni che hanno lunga vi
Rappresentanza della nazione, addio!

Il Parlamento in corso di fabbrica, tra emendamenti con le previsioni di voto degli ultimi sondaggi alla mano, “esclusioni” ed “inclusioni” calcolate con lo stesso metodo, date del voto già fissate e spostate secondo gli andazzi delle previsioni di mobilità dei voti e soprattutto, le “nomine” dei candidati da parte di partiti inesistenti e, in effe
La Cassazione dà lezioni di carità al prete "antimafia"

A distanza di pochi giorni dalla notizia, diffusa dal giornale on line del Guru Antimafia (ché oramai, non credo si possa più considerare nemmeno organo ufficioso della Procura di Palermo tanto è evidente la “devianza” estremista) e del costituendo partito giudizial populista, della opposizione di Don Ciotti alla richiesta di archiviazione di un procedimento per &l
"Sbarramento": cinismo e ingratitudine

(E conferma che si fa la legge in base ai sondaggi)
Primo punto dell’accordo “a tre” sulla legge elettorale è la decisione di “far fuori i minori”.
Uno “sbarramento” non è in sé una così grande offesa alla democrazia. Anche se le deroghe, che non mancheranno, per i partiti delle minoranze etniche pongono in evidenza la patente i
Inaugurazione del partito giustizialpopulista

Mentre pare che, con l’inciucio sulla legge per manipolare le prossime elezioni, vengono fatti fuori una serie di partitini, il più grosso e grossolano dei partiti celebra una sorta di “sdoganamento” istituzionale ed, al contempo, la prima uscita della sua “naturale” alleanza con il partito dell’estremismo giudiziario, quello, per intenderci, del Duo Ingr
Don Ciotti parte lesa di "pensieri minacciosi" di Riina

Un’”ANSA” di ieri 29 maggio ci informa che Don Ciotti, il prete “antimafia” e, soprattutto, “pro beni mafiosi sequestrati” ha dichiarato che le minacce di morte di Totò Riina non gli fanno paura.
Il suo impegno (“Libera”, beni sequestrati etc.) va avanti.
Poiché le “condanne a morte di Totò Riina” conferiscono a
Elezioni: Mattarella incavolato...ma...

Pare che il Presidente della Repubblica si sia fortemente risentito per il fatto che nelle trattative, altrimenti e con maggior puntualità, dette “inciuci”, per la legge elettorale sia stata messa sul tavolo del do ut des tra i partiti e sedicenti tali anche la data delle elezioni. Se va in porto l’accordo a tre, si vota a settembre o, al più, ad ottobre.
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