Ricevere un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate causa sempre una certa ansia, ed è per questo che bisogna stare attenti.
Anche se paghiamo regolarmente le tasse o le multe, sappiamo che a volte l’Agenzia delle Entrate commette errori, o chiede documentazione a conferma della situazione fiscale del contribuente.
Di sicuro ricevere una email con richiesta di chiarimenti se non addirittura intimazioni a pagare qualche arretrato non è un momento piacevole. Ma le brutte notizie non finiscono qui.
Attenzione alla email di avviso di accertamento dell’ADE, stai correndo gravi rischi
Purtroppo chi ordisce le truffe sa bene quali “tasti” toccare. La paura delle persone, l’ansia, la sorpresa sono fondamentali affinché una frode abbia più chance di funzionare.
Ecco che chi cerca di svuotarci il conto corrente può sfruttare tutte quelle emozioni e costringerci a reagire, fornendo dati personali e/o password. È il caso del recente tentativo di phishing che sta girando via email.
Molte persone hanno ricevuto una email apparentemente da parte dell’Agenzia delle Entrate, con scritto “Accertamento Fiscale” o “Consultazione”.
Il “gentile utente” viene invitato a effettuare delle azioni precise a seguito di un controllo fiscale. La mail sembra originale perché riporta il logo dell’Agenzia delle Entrate e anche del MEF. In realtà si tratta di una truffa molto ben fatta, ma agli occhi più attenti non è sfuggito che la lettera presenta numerosi elementi che devono far sospettare.
Innanzitutto la mail non proviene dall’Agenzia delle Entrate, ma da google o altri indirizzi privati e non di sicuro istituzionali. I Loghi, ad un’analisi più attenta, si rivelano fasulli. Il “senso di urgenza” che caratterizza la comunicazione deve far sospettare perché le Istituzioni non scrivono mai in questa modalità. Né tantomeno “minacciano”, paventando azioni legali, denunce, multe salatissime e addirittura pericolo di finire in carcere, come invece è scritto nella mail fraudolenta.
Nel testo del messaggio, tra l’altro, compaiono molti errori grammaticali e di forma, e questo è segno inconfondibile di truffa. Nonostante i cyber criminali siano sempre più bravi, probabilmente devono migliorare la traduzione dei testi nelle varie lingue.
Il soggetto-vittima, dopo essere stato spaventato, è invitato a cliccare su un link, per fornire dati o contestare l’accertamento. Questa è un’azione da non fare, perché cliccando sul link si arriva su un altro sito fasullo dove molto probabilmente verranno chiesti dati anagrafici, altri dati sensibili e l’accesso al conto corrente bancario.
In caso di dubbi sulla propria situazione fiscale, è sempre meglio accedere al proprio account sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.