Pignoramento eredità: i rischi diventano enormi nel 2024 ma nessuno li conosce

Attenzione al rischio di pignoramento dell’eredità, quando può succedere? Le regole 2024 che in pochi conoscono.

Il pignoramento di una eredità è possibile? È sicuramente un quesito che in tanti si pongono dopo aver, ad esempio, ricevuto un importo di denaro ereditato da un parente venuto a mancare ma che si trovano anche a vivere una situazione di difficoltà economica caratterizzata da forti debiti e cartelle esattoriali ricevute.

Pignoramento eredità 2024, quando è possibile farlo
Quando si rischia il pignoramento dell’eredità ricevuta? Cosa dice la legge (Giustiziagiusta.info)

Non riuscire a saldare le pendenze per tempo esporrà infatti al rischio di una procedura di riscossione che potrebbe anche portare al pignoramento di beni. È dunque importante capire quali siano le regole, per il 2024, legate alla possibilità di intervenire anche sull’eredità ricevuta.

Pignorare un’eredità, è possibile nel 2024? Le norme in vigore da conoscere

In merito all’eredità le norme in vigore fissano un paletto molto importante fornendo un chiarimento che potrebbe risultare molto utile. Essa infatti rimarrà impignorabile fino a quando non verrà legalmente accettata da un erede.

Dunque quando un familiare viene a mancare e lascia beni e patrimoni agli eredi sia con, sia senza testamento, vi sarà una fase nel corso della quale non sarà possibile andare ad ‘aggredire’ l’eredità pignorandone una parte. Verrà avviata la successione ma soltanto quando l’erede accetterà di fatto l’eredità stessa, potrà scattare il pignoramento.

Pignoramento eredità non accettata è possibile? Le norme
Quando i creditori non possono aggredire l’eredità con pignoramento (Giustiziagiusta.info)

La successione è, nello specifico, una procedura burocratica finalizzata alla presentazione all’Agenzia delle Entrate di una dichiarazione che confermi dal punto di vista fiscale e soprattutto legale l’avvio del trasferimento dei beni dalla persona deceduta ai suoi familiari eredi.

I familiari che entrano in possesso di tali importi potrebbero però avere dei debiti e questo permetterebbe ai creditori di rifarsi delle somme spettanti intervenendo proprio su di essi mediante pignoramento. Analoga situazione può verificarsi nel caso in cui il defunto abbia debiti non saldati.

Ma chi riceve l’eredità potrà prendere la decisione di rinunciare ad essa con la possibilità successiva di ripensarci e, in un secondo momento (il tempo massimo è fissato in dieci anni), accettarla. In questo modo andrebbe a temporeggiare per cercare di ripianare i debiti prima che, accettando l’eredità, la procedura di pignoramento possa andare ad intaccarla.

In ogni caso perché essa sia pignorabile deve essere presente, nei confronti del defunto o dell’erede, un credito certificato. Pertanto solo in caso di sentenza di condanna o di titolo esecutivo in essere si potrà, sempre dopo che l’erede l’avrà accettata ufficialmente, effettuare il pignoramento dell’eredità.

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