Nuovi bonus ai lavoratori e spunta anche l’azzeramento tasse: finalmente giustizia

Come funzionano i nuovi bonus destinati ai lavoratori e in cosa consiste l’azzeramento della tassazione? Tutte le novità per il 2024.

Sul fronte delle agevolazioni ci sono buonissime notizie e novità per quanto riguarda una ricca platea di lavoratori. Le ha segnalate l’Agenzia delle Entrate diffondendo un’apposita circolare con tutte le indicazioni in materia di redditi da lavoro dipendente che fanno capo a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 approvata dal Governo sul finire dello scorso anno e dal Decreto Anticipi.

Nuovi bonus ai lavoratori, quali sono esentasse
Bonus non tassati per lavoratori dipendenti, le novità del 2024 (Giustiziagiusta.info)

Le informazioni sono riportate nella circolare 5/E e riguardano, nello specifico, il welfare aziendale ed i bonus per i lavoratori oltre che l’azzeramento della tassazione sugli stessi. Scopriamo di cosa si tratta.

Bonus lavoratori, la circolare dell’Agenzia delle Entrate con le novità

Stiamo parlando nello specifico dei cosiddetti fringe benefit e di quanto potrà essere inserito in questo grande gruppo di agevolazioni non tassabili. Inoltre nella circolare si parla anche del trattamento integrativo speciale riguardante i lavoratori del settore ricettivo, turistico e termale ma anche degli effetti fiscali riguardanti le regole sul riscatto dei periodi che non hanno copertura dal punto di vista retributivo.

Fringe benefit, i limiti e i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate
Le indicazioni sul trattamento integrativo speciale (Giustiziagiusta.info)

La principale novità è, per l’appunto, quella riguardante i bonus esentasse dei quali fanno parte le somme che i datori di lavoro erogano o rimborsano ai dipendenti per quanto riguarda il pagamento delle utenze domestiche.

Ebbene ora anche quelle per gli interessi sul mutuo della prima casa e per l’affitto rientrano nei fringe benefit con un limite innalzato e non di poco, passando dai 258,23 ai 1000 euro. Ma per i dipendenti con figli a carico si arriva fino a 2000 euro.

Come stabilito dalla Legge di Bilancio, infatti, i beni e i servizi prestati nonché le somme erogate o rimborsate ai lavoratori non concorrono al reddito di lavoro dipendente entro i 1000 euro innalzati a 2000 nel caso in cui il lavoratore abbia figli.

Importante è segnalare che anche nel caso in cui il contratto di affitto oppure il mutuo risultino intestati al coniuge oppure ad un altro familiare del dipendente, sarà comunque possibile inserire tali spese nei fringe benefit.

L’Ade ha fornito inoltre chiarimenti sulla riduzione, dal 10 al 5%, dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato. Informazioni in merito alle modalità per andare a determinare, in caso di prestiti concessi al dipendente, il compenso in natura. E le indicazioni inerenti il riconoscimento del trattamento integrativo speciale pari al 15% che non andrà a concorrere alla formazione del reddito.

Esso riguarda i lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e chi invece opera nel settore turistico e, nello specifico, interessa le prestazioni rese tra il 1° gennaio 2024 e il 30 giugno 2024. Il limite di reddito non deve superare, per il 2023, i 40mila euro mentre il calcolo dell’agevolazione avviene sulla retribuzione lorda relativa agli straordinari in notturna o nei giorni festivi.

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