Assegno di mantenimento, ecco come dimostrare che il tuo ex non ha voluto lavorare: ecco cosa dice la legge a riguardo
Molti dei nostri lettori interessati al fisco e al diritto ci hanno sempre fatto delle domande specifiche a cui abbiamo deciso d dare delle risposte concrete, dopo aver fatto uno studio di ricerca circa alcuni argomenti specifici come il divorzio e il famoso assegno di mantenimento che divide spesso la società moderna. In questo articolo, infatti, sarà approfondita la questione che riguarda l’assegno di mantenimento al partner che non ha mai voluto lavorare: ecco i dettagli che vi lasceranno senza fiato.
Come sappiamo, in caso di divorzio o separazione, il Giudice concede sempre un assegno di mantenimento in favore dell’ex coniuge che non ha lavorato per dedicarsi alla famiglia. Ovviamente questo viene approfondito circa la cifra in base al reddito percepito dal coniuge stesso che cambia da individuo ad individuo e non è mai fisso.
La Corte di cassazione, però, ha anche approfondito la questione del partner che per sua volontà non ha mai voluto lavorare. Questo è molto difficile da dimostrare, visto che, il più delle volte, queste discussioni si consumano all’interno delle quattro mura domestiche e non viene certo sottoscritto un accordo.
Innanzitutto approfondiamo la questione del mantenimento, che non è altro che un assegno che può non essere versato per alcune ragioni specifiche come :
La domanda p sempre la stessa, come riuscire a dimostrare che l’ex coniuge non ha mai voluto lavorare per propria scelta. Come anticipato, è una questione difficile ma magari uno degli esempi potrebbe essere produrre delle registrazioni anche senza il consenso dell’ex che non sapeva di essere registrato.
Secondo la Cassazione, (sent. n. 8897/2024) è possibile altresì fornire la prova di tali circostanze con testimonianze da parte di terzi che abbiano sentito con le proprie orecchie pronunciare queste parole riguardanti il suddetto fatto di cui stiamo trattando.
Secondo la Corte : il giudice «non può negare la prova orale volta a dimostrare che l’ex coniuge si è sempre rifiutato di lavorare».
La Suprema Corte, quindi, ha stabilito che le dichiarazioni dei testimoni si possono rivelare del tutto decisive ai fini della decisione.
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