Sebbene non sia tra i top dividendi di Piazza Affari, Datalogic tra una settimana staccherà un dividendo dal rendimento di oltre il 2% in un periodo certamente non ricco di eventi del genere. Cerchiamo, quindi, di capire i punti di forza e di debolezza del titolo e le indicazioni che arrivano dall’analisi grafica.
I punti di forza e di debolezza di Datalogic
I punti di forza dell’azienda includono una prevista crescita significativa degli utili per azione (EPS) nei prossimi anni secondo il consenso degli analisti, e il fatto che sia una delle aziende più sottovalutate, con un rapporto “enterprise value to sales” di 0,58 per l’anno fiscale 2024. Il prezzo delle azioni rispetto al valore contabile netto appare relativamente basso. Gli analisti hanno un’opinione positiva sul titolo, raccomandando in media di sovrappesare o acquistare le azioni. La differenza tra i prezzi attuali e il prezzo obiettivo medio implica un potenziale significativo di apprezzamento del titolo. Inoltre, l’opinione degli analisti è migliorata significativamente negli ultimi quattro mesi e negli ultimi dodici mesi le opinioni sono state ampiamente riviste al rialzo. Storicamente, l’azienda ha rilasciato dati superiori alle aspettative.
Tuttavia, l’azienda presenta alcune debolezze. Le prospettive di crescita dei ricavi sono relativamente basse, e la società non genera abbastanza profitti, un punto debole preoccupante. Negli ultimi dodici mesi, le aspettative di vendita sono state significativamente ridimensionate, indicando volumi di vendita meno importanti per l’anno fiscale in corso rispetto al periodo precedente. Negli ultimi dodici mesi, gli analisti hanno rivisto significativamente al ribasso le stime degli utili e, negli ultimi quattro mesi, le stime degli EPS fatte dagli analisti di Standard & Poor’s sono state ridotte. Le stime di vendita per i prossimi anni fiscali variano tra i diversi analisti, evidenziando una mancanza di visibilità sulle future attività dell’azienda.
Le indicazioni dell’analisi grafica
Le quotazioni potrebbero essere vicine a una svolta rialzista. Come si vede dal grafico, infatti, una chiusura settimanale superiore a 5,65 € potrebbe favorire un’accelerazione al rialzo secondo lo scenario mostrato in figura.
Per una svolta rialzista di lungo periodo, però, potrebbe essere decisiva una chiusura settimanale superiore a 6,77 €. In questo caso le quotazioni potrebbe spingersi fino in area 10 €.
La mancata rottura di area 5,65 €, invece, potrebbe favorire una ripresa del ribasso.
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