L’assegno di mantenimento può essere versato anche dai figli ai genitori, qualora ricorrano specifiche condizioni. Scopriamo quali.
L’assegno di mantenimento è un diritto che la legge attribuisce ai figli minori o maggiorenni non autosufficienti, per assicurare il loro sostentamento e pagare le spese necessarie per la crescita e la formazione. Tale assegno è determinato a seconda della capacità economica dei genitori e delle esigenze dei beneficiari.
Di norma, l’assegno viene corrisposto fino a quando i figli non raggiungono la loro indipendenza economica, che, nella maggior parte dei casi, arriva con l’ottenimento di un titolo di studio (ad esempio, la laurea) oppure l’inizio di un lavoro soddisfacente.
In alcuni casi, previsti dalla legge, l’assegno di mantenimento deve essere pagato dai figli ai genitori. Si tratta di un principio sancito affinché anche i genitori possano ricevere adeguata assistenza economica in caso di bisogno. Ma scopriamo quali sono i requisiti per la sua applicazione.
Assegno di mantenimento: quando scatta l’obbligo per i figli di provvedere ai genitori?
L’art. 433 del Codice Civile stabilisce che i genitori anziani che si trovano in condizione di bisogno e che non sono capaci di soddisfare in autonomia i propri bisogni, perché non hanno guadagni o redditi sufficienti, hanno il diritto di ricevere assistenza economica dai propri figli.
Questi ultimi, quindi, sono obbligati a versare gli alimenti ai genitori. L’obbligo, tuttavia, non va suddiviso tra la prole in maniera equa, perché ciascuno deve concorrere a seconda delle proprie capacità finanziarie. Di conseguenza, se un figlio ha un reddito maggiore, dovrà versare di più. Se manca un accordo tra gli interessati, sarà il giudice a stabilire la somma da corrispondere.
La giurisprudenza ha specificato che con locuzione “mezzi di sussistenza” si intendono non solo gli strumenti per la sopravvivenza primaria, ma anche quelli che servono all’interessato per soddisfare altri bisogni quotidiani, in ragione del suo stile di vita.
Cosa succede se al genitore anziano in stato di bisogno non viene assicurata assistenza economia? In tal caso, i figli potrebbero essere imputati per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, per il quale sono previste la reclusione fino a un anno e la multa da 103 a 1.032 euro. Per l’applicazione delle pene, è necessario che ci sia abbandono del genitore e, al contempo, una situazione di pericolo per l’incolumità dello stesso.
Attenzione, però, perché per l’accertamento del reato da parte dei figli è richiesta una specifica denuncia, da sporgere in caso di condizioni oggettive di disagio per il genitore. Si tratta di un requisito molto importante. Anche in virtù della circostanza che la maggior parte delle controversie tra fratelli nascono per motivi che attingono al carattere morale dell’assistenza.