Stipendio più alto a febbraio: ecco chi ha diritto al “bonus bisestile”

Sei uno di quai lavoratori che avrà la fortuna di ricevere uno stipendio più alto alla fine del mese di febbraio? Scoprilo subito!

Come sappiamo, in quanto anno bisestile il 2024 avrà un giorno in più rispetto agli anni non bisestili. In particolare, un anno bisestile è caratterizzato dalla presenza di 366 giorni anziché 365, grazie all’aggiunta di un giorno in più nel mese di febbraio.

cos'è il bonus bisestile
Alcuni lavoratori potrebbero ricevere uno stipendio più alto a causa dell’anno bisestile (Giustiziagiusta.info)

Questo giorno aggiuntivo è chiamato “giorno bisestile” e cade il 29 febbraio. Molti pensano che gli anni bisesti siano sfortunati o funesti. Eppure per alcuni lavoratori questo giorno può rivelarsi positivo.

Infatti per i lavoratori la cui retribuzione è calcolata in base alle ore effettivamente lavorate l’anno bisestile si traduce in un “bonus bisestile”. Questo fenomeno, dovuto alla presenza di un giorno lavorativo aggiuntivo in febbraio, si traduce in un aumento della busta paga rispetto allo stesso mese degli anni non bisestili. A chi spetta questo bonus? Per capirlo è fondamentale distinguere tra i due principali sistemi di calcolo della retribuzione: quello a paga oraria e quello a paga mensilizzata.

Cos’è il bonus bisestile

I lavoratori retribuiti a ore, come gli operai, ricevono una compensazione diretta per il tempo effettivamente impiegato sul posto di lavoro. Pertanto, con l’aggiunta di una giornata lavorativa in più, il loro stipendio mensile aumenta di conseguenza. Prendiamo ad esempio un operaio con un salario orario di 10 euro per 8 ore di lavoro al giorno. La presenza di 25 giorni lavorativi a febbraio 2024 comporterebbe uno stipendio di 2.000 euro, con un aumento rispetto all’anno non bisestile.

a chi spetta questo bonus
Questo bonus spetta a lavoratori pagati a ore (Giustiziagiusta.info)

Diversamente, i lavoratori soggetti al sistema di retribuzione mensilizzata, come dirigenti, impiegati e altri settori del commercio e del terziario, ricevono una paga fissa che non tiene conto del numero effettivo di giorni lavorati in un dato mese. Se, ad esempio, il contratto prevede una retribuzione basata su 26 giorni lavorativi al mese, con un compenso di 70 euro al giorno, lo stipendio mensile rimane invariato, nonostante l’aggiunta di una giornata lavorativa a febbraio.

Pertanto, mentre i lavoratori retribuiti a ore vedono un aumento del loro stipendio in corrispondenza dell’anno bisestile, coloro che ricevono una paga mensilizzata non riscontrano variazioni nella loro busta paga, nonostante il giorno lavorativo aggiuntivo. È importante sottolineare che il bonus dell’anno bisestile non rappresenta un incentivo aggiuntivo o un premio, ma piuttosto una conseguenza diretta della struttura della retribuzione. Per i lavoratori a paga oraria, rappresenta un piccolo vantaggio economico, mentre per quelli a paga mensilizzata non comporta variazioni significative nella loro retribuzione complessiva.

In conclusione, il bonus dell’anno bisestile offre un beneficio economico ai lavoratori la cui retribuzione è basata sulle ore lavorate, mentre non comporta cambiamenti sostanziali per coloro che ricevono una paga mensilizzata. Questo fenomeno mette in evidenza le differenze nei sistemi di calcolo della retribuzione e le relative implicazioni per i diversi tipi di lavoratori.

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