Assegno Unico: da marzo importi dimezzati, duro comunicato INPS

L’importo dell’Assegno Unico Universale diminuirà dal mese di marzo. L’INPS avvisa i cittadini, tante famiglie perderanno soldi.

Cosa sta per accadere ad alcuni percettori di Assegno Unico? C’è il rischio di perdere tanti soldi, meglio evitare che ciò succeda. Vediamo come si può impedire che l’importo diminuisca. L’Assegno Unico Universale è la misura economica dedicata alle famiglie con figli dal mese di marzo 2022.

Assegno Unico pronto a sparire a marzo
Addio all’Assegno Unico, cosa sta per accadere (Giustiziagiusta.it)

Ha inglobato diverse agevolazioni – come gli assegni familiari – e ha importi che variano ogni anno grazie alla rivalutazione del trattamento. Nel 2024 la prestazione parte – per ogni figlio e senza maggiorazioni – da un minimo di 57 euro con ISEE pari superiore a 45.574,96 euro fino ad un massimo di 199,40 euro con ISEE entro i 17.090,61 euro.

Percepiscono la misura tutte le famiglie con figli a carico entro i 21 anni o senza limiti di età in caso di figlio con disabilità. Gli importi possono essere aumentati grazie alle maggiorazioni legate ad alcune condizioni – come la mamma di età inferiore ai 21 anni o entrambi i genitori lavoratori – ma in alcuni casi possono ridursi notevolmente. Sta per succedere a partire da marzo a tante famiglie.

Assegno Unico, riduzione dell’importo a partite da marzo: il comunicato INPS

L’INSP ha informato i cittadini ex percettori del Reddito di Cittadinanza della necessità di fare domanda dell’Assegno Unico. Nel messaggio 258 del 19 gennaio 2024 invita le famiglie che fino ad oggi hanno ricevuto l’Assegno Unico sulla carta prepagata RdC ad attivarsi e presentare nuova domanda di accesso alla prestazione. Tale invito vale anche per i nuclei che nel 2023 si sono visti sospendere dopo sette mesi di fruizione il Reddito di Cittadinanza.

Importo dimezzato dell'Assegno Unico
Come non perdere l’Assegno Unico (Giustiziagiusta.info)

Il sussidio economico è sparito lo scorso 31 dicembre e ora gli ex percettori sono chiamati a inoltrare istanza di Assegno Unico per non perdere la prestazione. Non solo, dovranno calcolare velocemente l’ISEE 2024 per poter ottenere la somma spettante e non il minimo, 57 euro a figlio. Ricordiamo che se si procede con il rinnovo dell’ISEE entro giugno verranno erogati anche gli arretrati, da luglio in poi gli arretrati non spetteranno più.

L’Assegno Unico, dunque, non sarà una quota integrativa dell’Assegno di Inclusione o del Supporto per la formazione e il lavoro. L’abrogazione dell’RdC ha avuto come conseguenza la necessità di fare domanda all’INPS dell’Assegno Unico entro marzo 2024 per continuare a ricevere la misura. I cittadini possono procedere in autonomia compilando l’ISEE tramite il portale dell’ente oppure possono rivolgersi ai CAF e Patronati. L’importante è fare presto perché l’AdI non sostituisce la domanda di AUU.

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