Novità preoccupanti per le pensioni, si rischia infatti di perdere l’assegno mensile o di subire una decurtazione in alcuni casi.
Il sistema pensionistico italiano ha dei meccanismi particolari che servono a integrare, modificare o ridurre le pensioni in casi specifici. Tuttavia spesso non si conoscono i limiti e le modalità di questi e quindi spesso ci si ritrova in situazioni particolari che non si sa come gestire.
Può capitare quindi che il coniuge rischi di restare senza assegno perché il marito ha diritto a una pensione che è oltre la soglia. Questo vale anche se un soggetto ha un aumento sulla pensione per l’inflazione che fa sforare di un minimo e comporta la revoca della pensione all’altro.
In questi casi la persona vede sparire all’improvviso la propria pensione. Per evitare che ciò avvenga è giusto prendere atto di quelle che sono le regole, i limiti e le procedure in questi casi e anche come e se è possibile effettivamente intervenire.
Pensione, quando c’è il rischio di perderla
La questione riguarda in particolare la pensione sociale ovvero l’assegno erogato da parte dell’Inps come prestazione assistenziale. Questo viene dato a coloro che non hanno la loro pensione personale e quindi possono comunque fare affidamento su questo beneficio al raggiungimento dell’età pensionabile. Si pensi a quanti non hanno lavorato o versato contributi a sufficienza.
Una persona sola ha diritto all’assegno sociale a patto che il reddito familiare rientri in 6947,20 euro, se è coniugata questo sale a 13.895,40 euro. Ovviamente questo importo è per nucleo quindi se il coniuge ha una pensione o altri beni da sforare tale reddito, di fatto la persona che avrebbe diritto alla pensione sociale la perde.
La cosa importante, per evitare brutte sorprese, è sempre considerare con attenzione il reddito quindi capire bene cosa è possibile ottenere e anche quando ci sono i presupposti per perdere l’assegno sociale. L’Assegno viene erogato dai 67 anni quindi chiaramente può accadere che la situazione cambi progressivamente e che ci si trovi anche dopo 10 anni con una variazione reddituale tale da incidere sulla condizione economica e quindi a una rivalutazione della pensione.
Come è anche possibile che le regole cambino e che queste cifre vengano aggiornate considerando l’inflazione e i cambiamenti anche in termini di età per l’erogamento della pensione. Al momento quindi la situazione è la seguente ma non è una condizione di tipo fisso. Tuttavia quello che può accadere è molto chiaro e fa luce sui limiti dell’Assegno Sociale che, dopo una certa soglia, decade.