Come cambiano le pensioni con la nuova Irpef: già dal 1 marzo il nuovo ricalcolo

Come cambierà l’importo delle pensioni con la nuova Iperf che verrà calcolata a partire dal 1° marzo? Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Attraverso l’ultima Manovra, il governo ha deciso di cambiare gli scaglioni Irpef.  Una novità che, a partire dal terzo mese dell’anno in corso, avrà un impatto non indifferente sui trattamenti pensionistici.

Cambiano le pensioni con la nuova Irpef da marzo
Pensioni, occhio al cedolino di marzo: come cambiano gli importi (Giustiziagiusta.info)

Cibo, vestiti, medicine e tanto altro ancora. Sono davvero tante, spesso anche troppe, le spese da sostenere e che finiscono per pesare sul nostro bilancio. Riuscire ad arrivare a fine mese è diventato per molte persone sempre più complicato.

Se tutto questo non bastasse, i prezzi di molti beni e servizi aumentano, andando così a ridurre il potere di acquisto. Un contesto non di certo idilliaco sul fronte finanziario, in cui è necessario prestare attenzione alle varie entrate ed uscite.

Come cambiano le pensioni con la nuova Irpef, già dal 1 marzo il nuovo ricalcolo: cosa c’è da aspettarsi

A tal proposito interesserà sapere che marzo porterà con sé importanti cambiamenti sul fronte delle pensioni. Attraverso l’ultima Manovra, infatti, il Governo ha deciso di cambiare e ridurre a tre gli scaglioni Irpef. Entrando nei dettagli, come ricordato dall’Inps attraverso il messaggio numero 755 del 20 febbraio 2024, le nuove aliquote da prendere in considerazione sono:

Cambiano le pensioni con la nuova Irpef da marzo
Nuovi scaglioni Irpef, come cambiano le pensioni (Giustiziagiusta.info)
  • 23% per  redditi fino a 28 mila euro;
  • 35% per redditi che vanno da 28 mila euro fino ad arrivare a 50 mila euro;
  • 43% per chi ha redditi superiori a 50 mila euro.

Sono esclusi dal primo scaglione coloro che dichiarano un reddito fino a 8.500 euro, poiché rientrano nella cosiddetta No Tax Area. Un passaggio, quello da quattro a tre aliquote Irpef che avrà un impatto anche sulle pensioni. Quest’ultime, infatti, verranno ricalcolate, registrando dei leggeri aumenti. Entrando nei dettagli, per il 2024 l’importo del trattamento minimo di riferimento dell’Inps è pari a 598,61 euro. Questo per effetto della rivalutazione pari al 5,4% sull’importo riconosciuto lo scorso anno. Sono state inoltre definite le fasce di applicazione delle rivalutazione che nell’anno in corso saranno:

  • 100% del tasso di rivalutazione per assegni dall’importo fino a quattro volte il trattamento minimo, ovvero circa 2.271,76 euro;
  • 85% del tasso di rivalutazione per assegni con importi tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo;
  • 53% per per assegni con importo compreso tra le cinque e le sei volte il trattamento minimo;
  • 47% per pensioni superiori alle sei e inferiori o pari alle otto volte il trattamento minimo;
  • 37% del tasso di rivalutazione per assegni pensionistici che sono compresi tra le otto e le dieci volte il trattamento minimo;
  • 22% del tasso di rivalutazione per pensioni dall’importo superiore dieci volte il trattamento minimo.

All’aumentare dell’importo della pensione, come è facile notare, diminuisce il tasso di rivalutazione. Ne consegue che, chi percepisce un assegno di mille euro lordi, beneficerà di un aumento lordo mensile pari a 54 euro. Chi ha un assegno pensionistico mensile da 5 mila euro, invece, si vedrà applicare un tasso di rivalutazione provvisorio dell’1,998%. Ovvero percepirà circa 99 euro lordi in più al mese.

È bene comunque sottolineare che si tratta di importi lordi. Non abbiamo tenuto conto di altre voci, come ad esempio le addizionali comunali. Ma non solo, con i cedolini di marzo verranno anche riconosciuti gli arretrati inerenti i conguagli Irpef delle pensioni di gennaio e febbraio 2024.

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