Pensione: se è più bassa di 1000 euro puoi aumentarla, riguarda un pensionato su tre

Un pensionato su tre percepisce una pensione più bassa di 1000 euro al mese. Ecco come fare ad aumentarla.

Molti pensionati si ritrovano purtroppo a vivere con trattamenti pensionistici dall’importo esiguo, tanto che riuscire ad arrivare alla fine del mese può risultare una vera e propria impresa. A partire dall’alimentazione, passando per i farmaci, fino ad arrivare a dei piccoli regali per i nipotini, sono davvero tante le volte in cui bisogna sborsare del denaro.

Pensione inferiore a 1.000 euro: le soluzioni per aumentare l'assegno
Pensione più bassa di mille euro: i trucchi per incrementare l’importo (Giustiziagiusta.info)

Proprio quest’ultimo, purtroppo, si rivela essere spesso insufficiente. Lo sanno bene i tanti pensionati che percepiscono trattamenti dall’importo così basso, da essere costretti ogni mese a dover tirare la cinghia. A rendere chiara l’idea della situazione difficile in cui si ritrovano a vivere molti pensionati ci pensano i recenti dati dell’Inps.

Pensione, se è più bassa di 1000 euro puoi aumentarla, riguarda un pensionato su tre: ecco come fare

Come evidenziato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, quasi il 58% dei trattamenti pensionistici erogati nel 2022 avevano un importo inferiore a mille euro al mese. Cumulando più trattamenti pensionistici, la quota di pensionati che percepiscono meno di mille euro al mese scende fino al 31,9%.

Pensione inferiore a 1.000 euro: le soluzioni per aumentare l'assegno
Pensione più bassa di 1.000 euro: così puoi aumentarla (Giustiziagiusta.info)

Percentuali particolarmente elevate, su cui si spera il governo intervenga al più presto con misure mirate, volte a garantire a tutti un reddito minimo adeguato al costo della vita. Nel frattempo è possibile cercare di vedere quali misure sono attualmente disponibili per incrementare il proprio trattamento pensionistico. Coloro che percepiscono una pensione inferiore a mille euro al mese, infatti, possono in determinati casi richiedere alcune prestazioni integrative come ad esempio:

  • Incremento al milione. Coloro che hanno almeno 70 anni possono richiedere l’incremento al milione che permette di ottenere una maggiorazione pari a 136,44 euro. In realtà è possibile beneficiare di tale opportunità anche prima dei 70 anni. Il requisito dell’età, infatti, può essere ridotto di un anno ogni cinque anni di contributi maturati, fino ad arrivare a  65 anni.
  • Lavorare. Eccetto quota 103, non ci sono divieti per il pensionato di lavorare. Anzi, in questo modo si versano ulteriori contributi che dopo un po’ di tempo contribuiscono ad aumentare l’assegno pensionistico.
  • Assegno di inclusione. Se il nucleo famigliare è composto da persone che hanno tutte più di 67 anni o con disabilità, è possibile richiedere l’Assegno di inclusione. Quest’ultimo permette di integrare il trattamento pensionistico e percepire fino a 150 euro in più al mese a titolo di rimborso per le eventuali spese per l’affitto. Per beneficiare di tale opportunità è necessario avere un reddito familiare inferiore a 7.560 euro. Tale soglia sale fino a 9.360 euro per chi vive in affitto.
  • Assegno sociale. Ne hanno diritto coloro che all’età di 67 anni non hanno maturato il diritto alla pensione, ma anche i pensionati che percepiscono un trattamento dall’importo inferiore allo stesso assegno sociale. Questo a patto di percepire meno di 6.947,33 euro euro all’anno e che la somma dei redditi dei due coniugi sia inferiore a 13.182,78 euro.
  • Indennità di accompagnamento. Ne hanno diritto coloro a cui viene riconosciuta l’invalidità al 100% e che necessitano di supporto nello svolgimento dei vari compiti quotidiani.

In caso di dubbi, comunque, vi invitiamo ad usufruire del servizio “Consulente digitale delle pensioni” disponibile sul sito dell’Inps, che permette di sapere se si ha o meno diritto a delle maggiorazioni.

Impostazioni privacy