Assegno di mantenimento: ai redditi bassi lo paga l’INPS, cambia tutto con messaggio n. 614/2024

L’assegno di mantenimento è il corrispettivo economico a sostegno del reddito che il genitore versa a quello più debole finanziariamente.

Questo viene stabilito di comune accordo o, per coloro che si rivolgono ad un percorso in ambito legale, dal giudice di competenza. Tiene conto dello stile di vita delle persone, del numero di figli a carico e della condizione finanziaria generale.

Assegno di mantenimento INPS
Cambia tutto per l’assegno di mantenimento (Giustiziagiusta.info)

Ci sono ovviamente anche casi in cui per il genitore sia impossibile sostenere la spesa per un periodo a causa di problemi di lavoro e quindi di budget. In questo caso l’INPS è intervenuta con un messaggio per chiarire quali sono le reali possibilità di sostegno economico.

Assegno di mantenimento: quando lo paga l’INPS

Una novità che è stata annunciata con un messaggio ufficiale da parte dell’Ente che ha chiarito come funzionerà questa opzione, chi può beneficiarne e in quale contesto. Si tratta di una novità importante per tutte le famiglie e le condizioni economiche difficili.

Assegno di mantenimento
Assegno di mantenimento e redditi bassi, cosa cambia (Giustiziagiusta.info)

Il contributo sarà versato dall’INPS per un massimo di 800 euro da corrispondere per un totale di un anno quindi 12 mensilità a sostegno di coloro che dopo il covid e quindi durante la pandemia o immediatamente dopo abbiano avuto problemi economici tali da ridurre significativamente, sospendere o chiudere la propria attività. Come data si considera la decorrenza dell’8 marzo 2020, la durata minima del problema è 90 giorni e comunque una variazione di almeno il 30% rispetto l’anno precedente.

Il bonus genitori è rivolto a separati, divorziati e non conviventi, come viene specificato nel messaggio. Il fondo creato è di 10 milioni di euro e permetterà quindi di sostenere quanti, proprio a causa delle difficoltà economiche dovute alla pandemia, non sono riusciti a mantenere integri i loro pagamenti nel tempo. La misura è un sostegno fondamentale per i genitori che sono in condizioni economiche di difficoltà, quindi che hanno un reddito non superiore a 8174 euro. Condizione imprescindibile ovviamente che l’altro genitore non abbia ricevuto alcun reddito, quindi che i pagamenti non siano stati effettuati.

Le domande sono aperte dal 12 febbraio e avranno durata fino al 31 marzo 2024. Per fare domanda basta collegarsi al sito dell’INPS, quindi andare su Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche e quindi alla voce Contributo per genitori separati o divorziati. Durante la domanda bisogna indicare in maniera attenta qual è il periodo in cui si è manifestata la problematica. In questo modo ci saranno i controlli del caso e poi la prestazione sarà evasa sull’IBAN indicato per il pagamento sotto forma di reddito mensile.

Gestione cookie