Aumento di 160euro mensili in busta paga: buone notizie per questi dipendenti pubblici

Sono in arrivo buone notizie per questi lavoratori dipendenti. Pronto un aumento di 160euro mensili in busta paga.

In questo periodo sono davvero numerosi gli italiani che fanno registrare gravi difficoltà economiche e sociali. Questo per via di un’inflazione sempre più alta e di un tessuto economico che si sfalda con velocità impressionante.

Aumento di 160euro mensili in busta paga
Arrivano delle buone notizie per molti lavoratori dipendenti (Giustiziagiusta.info)

Tuttavia, anche in momenti difficili come quello che tutti noi stiamo vivendo dal punto di vista economico è davvero importante l’ultima notizia in arrivo. Si tratta di un aumento di 160 euro mensili in busta paga. Ecco quali lavoratori dipendenti saranno interessati da questo importante risultato.

Aumentano gli importi in busta paga

In questi giorni è stato pubblicato il Rapporto Semestrale Aran (l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) che forniscono un dettaglio sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti. Il rapporto fa una panoramica su quello che è il nuovo giro di aggiornamenti dei contratti tra il 2022 e il 2024 che è stata avviata nel mese di gennaio attraverso la trasmissione all’Agenzia da parte del Ministro della Pubblica amministrazione. Secondo il rapporto sono stati stanziati circa 10 milioni di euro per i rinnovi dei contratti, con un’aspettativa di crescita delle retribuzioni di circa il 6%.

Aumento di 160euro mensili in busta paga
Ecco a quanto ammontano gli aumenti degli stipendi (Giustiziagiusta.info)

Secondo il rapporto sono stati stanziati ulteriori 700 milioni di euro, i quali fanno registrare – per alcuni settori e comparti – un incremento medio sul triennio del 6,2%. Tutti questi numeri e percentuali si trasformano in un aumento in busta paga di circa 160 euro al mese. 70 di questi sono stati già anticipati sotto forma di ICV complessiva, ovvero dall’indennità di vacanza contrattuale.

Nel 2016-2018 la crescita nelle tornate elettorali fu del 3,5%, mentre nel triennio 2022-2024 l’incremento è stato del 6%. Inoltre, i tassi di inflazione sono risultati inferiori rispetto agli incrementi che erano stati riconosciuti durante le due tornate contrattuali. Sono invece superiori nel triennio 2022-2024.

Inoltre, nella seconda edizione del Rapporto, che parla della dinamica delle retribuzioni, è riportato un incremento del 16,6% delle retribuzioni nel settore dell’impiego pubblico nel mese di dicembre. Questo sembra essere l’effetto delle anticipazioni erogate alla fine dello stesso mese nel 2023, per via del decreto anticipi.

Il decreto ha infatti erogato al personale assunto a tempo indeterminato l’importo annuo della maggiorazione di ICV che viene calcolata in misura di 6,7 volte l’ICV base. Le retribuzioni del personale non dirigente della pubblica amministrazione, quindi, hanno fatto registrare nel dicembre del 2023 un aumento  del 19,7%.

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