Morire senza testamento: tutte le conseguenze a cui può andare incontro la famiglia

Cosa succede quando qualcuno muore senza aver prima fatto testamento? Ecco quali sono le conseguenze per i familiari.

Morire senza aver fatto testamento. In genere capita non tanto per la scarsa voglia di prendere in considerazione il fatto che siamo tutti mortali, quanto per la volontà di non suscitare dissapori in famiglia per la distribuzione dei beni.

Morte senza testamento cosa succede
Cosa succede al patrimonio di chi muore senza fare testamento? (Giustiziagiusta.info)

Motive per cui molti preferiscono la divisione attraverso le donazioni che hanno una tassazione identica alla tassazione ma senza gli inconvenienti – e soprattutto le potenziali tensioni tra i parenti – legati alla “comunione ereditaria”. Tuttavia è normalissimo chiedersi cosa succede quando si muore senza fare testamento.

Cerchiamo di capire cosa succede in questo caso, in particolare a quante e quali conseguenze può andare incontro la famiglia del defunto che non ha redatto alcun testamento prima di morire.

Morte senza testamento: cosa succede alle proprietà del defunto

Quando qualcuno muore senza testamento il suo patrimonio viene diviso in base alle regole previste dal Codice Civile. Questo è anche il motivo che spinge spesso a non fare testamento dato che può esserci perfetta corrispondenza tra quanto stabilito dalla legge e la volontà del testatore. Vediamo in che senso.

Cosa succede ai beni di chi non fa testamento
Senza testamento dopo la morte la parola passa al Codice Civile (Giustiziagiusta.info)

Pensiamo a un uomo sposato e con un unico figlio che abbia la volontà di lasciare metà dei beni alla moglie e l’altra metà al figlio. In tal caso non c’è alcun bisogno di fare testamento. Già per legge infatti le sue proprietà saranno divise tra i due cari esattamente secondo questa proporzione. Senza testamento l’eredità viene divisa seguendo le regole del Codice Civile che assegna le quote dando la precedenza ai parenti più stretti, ovvero il coniuge e i figli.

Se non ci sono figli interverranno altri parenti (genitori, fratelli e sorelle) fino a quelli più lontani di grado anche se comunque non oltre il sesto. Così ad esempio se il defunto non ha altri eredi (figli, genitori, fratelli o sorelle) all’infuori del coniuge, quest’ultimo sarà l’erede universale. Tutta l’eredità andrà dunque al coniuge sopravvissuto. Abbiamo già visto cosa succede quando ci sono un coniuge e un figlio (spartizione fifty-fifty dell’eredità). Quando invece oltre al coniuge ci sono due o più figli, al primo andrà un terzo del patrimonio mentre i due terzi residui saranno divisi in parti uguali tra i figli. 

Divisione ereditaria senza testamento: cosa succede quando mancano i figli

Se insieme al coniuge superstite rimangono solo i genitori del defunto, al coniuge andranno i due terzi dell’eredità e un terzo lo riceveranno i genitori. Se invece col coniuge ci sono solo uno o più fratelli/sorelle del caro estinto (e non i genitori), il primo riceverà due terzi dell’eredità e il terzo restante diviso in parti uguali tra i secondi. Che succede invece nel caso del coniuge, di uno o più fratelli e in più i genitori? Il coniuge riceverà due terzi dell’eredità e il restante terzo sarà diviso in parti uguali tra genitori, fratelli e sorelle.

Cosa succede con l'eredità se non ci sono figli
Ecco cosa succede quando il defunto non ha figli (Giustiziagiusta.info)

Divisione in parti uguali tra fratelli e sorelle se non ci sono coniuge, figli e genitori. E lo stesso (divisione in parti uguali) vale se sono presenti solo i genitori del defunto. Se ci sono solo genitori e fratelli o sorelle la metà dell’eredità andrà ai due genitori (in parti uguali) e l’altra metà ai fratelli e alle sorelle. Quando mancano coniuge, figli, genitori e fratelli/sorelle a dividersi l’eredità sono i parenti entro il sesto grado a cominciare da quelli di grado più prossimo. Se mancano anche i parenti più lontani, l’eredità va allo Stato.

Il coniuge poi ha diritto di abitare nella casa coniugale e di usare il relativo corredo finché rimane in vita. Anche in caso di separazione il coniuge superstite mantiene i diritti ereditari, che cessano definitivamente solo col divorzio. Questo a meno che non abbia subito “l’addebito”, ovvero l’imputazione di responsabilità per la fine del matrimonio. Se non viene citato nel testamento invece il convivente non risulta tra gli eredi. Tuttavia ha diritto di abitazione per un periodo equivalente alla durata della convivenza (in ogni caso mai inferiore a 2 anni e superiore a 5).

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