Pausa sigaretta al lavoro: quante te ne spettano e quanto durano con la nuova legge

Fumare è un’abitudine difficile da debellare, tuttavia quando si tratta di lavoro ci sono regole ben precise per la pausa sigaretta.

Pur non essendoci una legge specifica in materia, dal momento che fumare è un vizio e non è un obbligo per il datore di lavoro concedere del tempo per fumare e quindi allontanarsi dal proprio lavoro oltre quelli già previsti dalla normativa, ci sono delle discipline che vengono considerate dalle attività che scelgono di aderire e concedere tale beneficio.

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Pausa sigaretta al lavoro, non sempre è concessa (Giustiziagiusta.info)

Si tratta comunque di una decisione a discrezione della singola azienda, non ci sono obblighi e il lavoratore non può in alcun modo pretendere di avere uno spazio di tempo apposito per fumare. La pausa sigaretta viene gestita però anche per quanto concerne gli spazi, quindi dove, come e quando.

Pausa sigaretta al lavoro, non sempre è concessa: cosa dice la legge

La legge dispone questa pausa se consentita dall’azienda, quindi in base alla normativa non c’è una legge vera e propria ma, piuttosto, un regolamento che specifica come ognuno possa deliberatamente procedere in base alle regole espresse dal datore di lavoro.

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Cosa dice la legge sulla pausa sigaretta a lavoro (Giustiziagiusta.info)

La prima cosa da fare quindi è sincerarsi che vi sia effettivamente la possibilità di fare la pausa, in che termini quindi dove si può fumare, per quanto tempo ci si può allontanare e ogni quanto è consentita nella giornata.

Solitamente le aziende che hanno un gran numero di dipendenti che fumano possono determinare turnazioni e comunque specificare dettagliatamente come procedere in questo senso, sicuramente nelle piccole è diverso e quindi c’è maggiore flessibilità e non vige un vero e proprio schema.

Resta valido l’obbligo per tutti di non fumare nelle aree comuni, nei luoghi chiusi e in tutti quegli spazi che sono a rischio, soprattutto laddove ci sia produzione e gestione di materiali delicati. In base alle regole è vietato anche fumare all’aperto quando ci si trova in prossimità di scuole, ospedali, università.

Quindi va bene la possibilità di fumare ma non è un via libera a tutto e tutti, restano comunque primarie le regole generali imposte dalla legge. Se invece la pausa per la sigaretta non è concessa, allora ci sarà un divieto di fumo generale, in forma scritta, al fine di rendere chiaro a tutti che questo non è un beneficio previsto.

Ovviamente invece per le aziende che scelgono di concederlo viene specificato anche quanto ci si può allontanare, in che modo e soprattutto in che termini sfruttare questo beneficio anche laddove non si sia fumatori.

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