Pensione di reversibilità 2024, previsti importanti tagli: come si calcola l’importo ‘nuovo’ e quali sono i casi eccezionali

La pensione di reversibilità un pilastro del welfare italiano. In questo 2024, però, l’istituto subirà tagli piuttosto importanti

Il concetto di “pensione di solidarietà” rappresenta un pilastro fondamentale nell’assistenza ai familiari sopravvissuti alla perdita di un pensionato. Questo meccanismo, istituito per legge nel lontano 1939, ha subito variazioni nel tempo, tra cui modifiche legislative nel 1995 e periodiche rivalutazioni degli importi.

Taglio pensione di reversibilità
Nel 2024 taglio alla pensione di reversibilità (Giustiziagiusta.info)

Gli aventi diritto possono richiedere il sostegno finanziario attraverso diverse modalità, tra cui l’accesso online tramite il portale INPS o contattando direttamente il Contact Center INPS Integrato. La pensione di reversibilità può essere revocata in diversi scenari, come il risposarsi del coniuge superstite divorziato, il conseguimento dell’autosufficienza economica da parte dei figli inabili o il superamento dell’età limite per gli studenti universitari.

Solitamente, il processo di accredito dell’assegno di solidarietà richiede circa 30 giorni dalla presentazione della domanda. Tuttavia, in alcuni casi, questo periodo può essere più lungo a causa di accertamenti aggiuntivi o provvedimenti amministrativi. In questo 2024 arrivano delle importanti novità, che sicuramente non rappresentano una buona notizia. Ecco la revisione dei limiti reddituali.

Pensione di reversibilità: cosa cambia nel 2024

Nel corso del 2024, entrano in vigore disposizioni legislative che influenzano il sostegno finanziario fornito ai familiari in lutto. Le nuove normative, stabilite con precisione, possono comportare riduzioni significative nel sostegno economico garantito.

Taglio pensione di reversibilità
Pensione di reversibilità: cosa cambia nel 2024 (Giustiziagiusta.info)

L’assegno erogato ai superstiti è calcolato come percentuale della pensione ricevuta dal defunto. Questo valore varia in base al grado di parentela con il pensionato deceduto. Nel dettaglio, per il 2024, vengono applicate aliquote diverse a seconda della situazione familiare.

Si eroga al 60% all’80% o pari al 100% della pensione liquidata all’assicurato deceduto. In base al grado di parentela del superstite, ci sono delle specifiche aliquote di reversibilità, che nel 2024 sono stabilite nelle seguenti misure: al coniuge spetta il 60% della pensione del deceduto; in caso di coniuge e un figlio spetta l’80%; solo in caso di coniuge e due o più figli spetta il 100% del trattamento pensionistico.

Una delle principali novità del 2024 riguarda la revisione dei limiti reddituali che determinano l’ammontare dell’assegno di solidarietà. Oltre tali limiti, l’assegno subisce decurtazioni proporzionali al reddito del beneficiario.

L’INPS ha reso noto che solo i redditi fino a 23.345,79 euro hanno diritto alla reversibilità totale nel 2024. Mentre, per tutti gli altri gli importi scenderanno del 25% per redditi compresi tra 23.345,79 euro e 31.127,72 euro; del 40% per redditi compresi tra 31.127,72 euro e 38.909,65 euro; del 50% per redditi superiori a 38.909,65 euro.

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