Bonus 850 euro: arriva anche l’accompagnamento, novità eclatante per le famiglie

Nuova agevolazione per i soggetti in difficoltà. Potranno contare su un assegno di 850 euro, erogabile anche per chi ha l’accompagnamento.

Il Governo ha introdotto un nuovo vantaggioso Bonus, un sussidio pensato per incrementare le tutele per i soggetti diversamente abili che versano in difficili situazioni economiche. Possono richiederlo coloro che hanno più di 80 anni e che non sono autosufficienti.

nuovo bonus da 850 euro
In arrivo un Bonus di 850 euro cumulabile con l’accompagnamento (Giustiziagiusta.info)

Il Bonus è stato approvato, al momento, solo in via sperimentale, per il biennio 2025-2026 e verrà erogato a partire dal prossimo 1° gennaio. La caratteristica principale del beneficio è la totale compatibilità con l’indennità di accompagnamento, nonostante i requisiti richiesti per le due misure siano differenti. Vediamo, dunque, come si richiede il nuovo Bonus e a chi è destinato.

Nuovo Bonus Anziani da 850 euro: quali sono i benefici?

Il Bonus Anziani può essere richiesto dai soggetti con almeno 80 anni di età, affetti da una condizione di non autosufficienza e che possiedono un ISEE pari o inferiore a 6 mila euro. In pratica, non basta la semplice invalidità totale, ma il beneficiario deve aver bisogno di un’assistenza costante e continuativa.

bonus per anziani non autosufficienti
A chi spetta il nuovo Bonus da 850 euro? (Giustiziagiusta.info)

Si tratta di requisiti più rigidi rispetto a quelli fissati per l’indennità di accompagnamento, per la quale, invece, serve l’invalidità totale e non prevede presupposti reddituali. Le due misure, tuttavia, sono cumulabili e, di conseguenza, un anziano può arrivare a percepire fino a 1.380 euro al mese (cioè 850 euro per il Bonus e 531,76 euro per l’accompagnamento).

Il nuovo Bonus può essere speso solo per determinate prestazioni. Nel dettaglio, deve servire a pagare badanti oppure ad acquistare beni e servizi pensati per la cura e l’assistenza, resi da imprese qualificate del settore. Chi utilizza il sussidio in maniera differente rischia l’interruzione dell’erogazione con l’obbligo di restituzione delle somme percepite.

Come abbiamo anticipato, l’agevolazione è stata approvata in via sperimentale per il 2025 e il 2026, con lo stanziamento di un fondo pari a 500 milioni di euro. Non si tratta, però, dell’unica novità pensata per le persone anziane in difficoltà. Il Decreto Legislativo della Legge Delega sulla non autosufficienza, infatti, prevede anche altre misure di sostegno.

Tra di esse, ci sono la valorizzazione della cultura della salute e dell’invecchiamento sano presso i luoghi di lavoro, con l’obbligo per i datori di attuare metodi per l’inclusione delle persone anziane, ad esempio tramite lo smart working. Ci sono, poi, iniziative che incrementano l’impegno sociale degli anziani tramite il volontariato, che favoriscono la mobilità attraverso il trasporto pubblico e che introducono nuovi servizi di telemedicina.

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