Multa per eccesso di velocità: non farti imbrogliare, non paghi niente facendo così

Le multe per eccesso di velocità possono essere impugnate, in questo modo infatti è lecito agire legalmente senza pagare nulla.

Come per altre tipologie di multe, anche quella per eccesso di velocità può essere impugnata. Questo vuol dire che è possibile fare ricordo e quindi evitare di pagare il verbale. Ovviamente individuare gli errori e i punti critici permette di non farlo legalmente.

Multa per eccesso di velocità non paghi
Come non pagare la multa (Giustiziagiusta.info)

Ci sono vari motivi per cui una multa potrebbe risultare invalida, quindi la prima cosa da fare è un controllo generale per appurare che ci siano gli estremi per farlo. Il termine entro cui questo deve avvenire sono 60 giorni dalla notifica per procedere al Prefetto e 30 giorni invece al Giudice di Pace.

Multa per eccesso di velocità: quando si può non pagare

Quando si parla di errori è importante comprendere che la multa può essere contestata se c’è il presupposto per farlo, non è possibile procedere senza motivo, sarebbe del tutto inutile. Le vie sono due e hanno modalità simili ma condizioni economiche differenti. Il ricorso al Prefetto è gratuito, viene presentato dall’interessato quindi non si ha bisogno di un avvocato e si evitano le spese di contorno. Basta inviare una PEC o raccomandata. All’interno bisogna indicare numero del verbale, fotocopia dello stesso, estremi, motivi, richiesta di annullamento, data e firma.

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Addio multe per eccesso di velocità (giustiziagiusta.info)

Se la Prefettura non risponde dopo 210 giorni allora la multa è nulla, 180 giorni se invece si invia il tutto all’organo accertatore. Il ricordo al giudice di pace viene fatto direttamente dall’avvocato ma non è gratuito, bisogna pagare la persona che se ne occupa e gli oneri legali, quindi spesso non conviene perché la spesa è superiore alla multa stessa.

Quando la multa viene emessa da un autovelox per eccesso di velocità è frequente che vi siano degli errori, questo perché ci sono tanti cavilli a cui è possibile fare riferimento ad esempio la notifica alla persona sbagliata, l’omissione della taratura annuale dell’autovelox, la mancanza del cartello entro la metratura stabilita dalla legge, la mancata autorizzazione del Prefetto, vizi di forma ed errori nei dati, le tempistiche sbagliate quindi una multa spedita oltre i 90 giorni.

Tutti questi elementi creano le basi per poter procedere, ovviamente bisogna avere la pazienza di fare attenzione a ogni dettaglio, anche minime variazioni e omissioni sui dati sono comunque da considerare. Per le tempistiche è utile fare molta attenzione e ricordare che anche se la multa non viene ritirata all’atto della presentazione da parte della persona addetta, la notifica vale comunque perché è dal momento in cui viene spedita che si attiva.

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