È possibile andare in pensione anche se si hanno pochi contributi versati? Attenzione ai nuovi trattamenti Inps da conoscere.
L’accesso al trattamento pensionistico è, si sa, vincolato ad un versamento minimo di contributi previdenziali ed ovviamente anche ad un requisito anagrafico. Nella fattispecie si ha diritto alla pensione al raggiungimento dei 67 anni e con almeno 20 anni di contributi versati.
In caso questo minimo richiesto venga a mancare al raggiungimento della prima condizione, il diritto al pensionamento sarà infatti negati indipendentemente dall’età stessa, con il rischio di perdere i contributi. Vi sono alternative che consentono di beneficiare dell’accesso alla pensione con un numero inferiore di contributi? Facciamo chiarezza
Trattamenti Inps per la pensione anche con pochi contributi: i dettagli
Vi sono alcune modalità che permettono di riuscire ad ottenere comunque la pensione pur avendo versato un numero ridotto di contributi ma occorre analizzare con chiarezza i requisiti richiesti. La prima casistica consente addirittura di cessare l’attività lavorativa con soli cinque anni di contributi versati, questo a patto che siano effettivi e che, dunque, non siano composti anche da contribuzione figurativa.
Vi è però anche un secondo requisito legato a questa possibilità ovvero che il fatto di rientrare interamente nel regime di calcolo contributivo del trattamento pensionistico. Questo significa aver necessariamente iniziato a lavorare e versare contributi dal 1996 in poi. La misura non sarà accessibile nemmeno nei casi ‘estremi’, come ad esempio l’aver versato anche soltanto un singolo contributo settimanale nel regime retributivo.
Nel rispetto dei requisiti, al compimento dei 71 anni di età vi sarà la possibilità di ricevere la pensione. L’alternativa è il cosiddetto computo della Gestione Separata, uno strumento particolare che può aiutare molte persone. I requisiti sono avere meno di 18 anni di contributi versati al 31 dicembre ’95, avere almeno 5 anni accreditati dopo il 1° gennaio ’96 e ancora avere 15 anni, minimo, di contributi complessivi ed almeno un mese accreditato presso la Gestione Separata.
In questo modo sarà possibile valorizzare anche i brevi periodi di lavoro maturati con tale gestione in modo tale che vadano a formare un singolo trattamento pensionistico. periodi di contribuzione maturati in differenti gestioni ma con il calcolo della pensione che sarà effettuato unicamente con le regole del contributivo ‘puro’. In tal modo si potrà sfruttare anche l’accesso alla pensione con un minimo di 5 anni di contributi.