Coloro che fanno parte di questa categoria riceveranno 1200 euro in più in busta paga. Ecco il supplemento di cui non puoi fare a meno.
Le nuove riforme in ambito lavorativo e fiscale non presenteranno solamente presagi di sventura, ma anche qualche buona notizia. Alcuni lavoratori, al netto della loro partecipazione a determinate categorie, potranno usufruire di un bonus in busta paga decisamente sostanzioso.
Si parla infatti di un netto di 1200 euro in più in busta paga, che a fine periodo si potrebbero rivelare davvero un grande aiuto. Tutti sono a conoscenza degli aumenti che il costo generale della vita ha subito. Ricevere qualche soldo in più nel proprio stipendio mensile può solo che fare piacere, a coloro che potranno beneficiarne.
Più soldi in busta paga: c’è l’ok del governo
Il motivo per cui numerose buste paga aumenteranno così tanto, lo si deve alla recente riforma dell’Irpef. Dopo il bonus annuale di 260 euro, ecco che alcuni lavoratori potranno ricevere un altro incentivo. Al fronte di questa riforma, in vista del prossimo 2025 ci sono tre opzioni che bisogna considerare. Quella clou è proprio la terza e ultima, che potrebbe presentare i vantaggi maggiori per i lavoratori.
Essendo l’ipotesi più comoda per i contribuenti, a livello puramente governativo risulta essere anche quella più onerosa. Questo terzo scenario ipotetico impone infatti che l’aliquota attuale scenda addirittura fino al 33%. Ciò significa che i redditi fino a 50.000 euro potranno risparmiare circa 440 euro in più, cifra sicuramente da non sottovalutare in ottica futura.
Chi invece raggiunge il tetto dei 55.000 euro, potrà risparmiare quasi 1000 euro. Che diventerebbero circa 1200, considerando il bonus citato nell’introduzione di 260 euro. Il vantaggio essenziale sarebbe questo, e riguarderebbe solamente i lavoratori che rientrano nel reddito di 55.000 mila euro. Nonostante questa sia la condizione più vantaggiosa in assoluto, non solo i redditi alti potranno guadagnare di più.
Fino ai 35.000 euro si potranno infatti risparmiare fino a 400 euro, che sono comunque importi considerevoli. Ad avere la peggio saranno invece i redditi di primo livello, poiché esclusi da questa nuova rivisitazione dell’Irpef. Bisogna tenere conto che questi sono soltanto scenari ipotetici, e che in ogni caso non se ne parlerà concretamente prima del 2025.
E si sa, da qui al prossimo anno potrebbero cambiare tante cose. Soltanto una cosa sembra essere certa: chi supera ampiamente i redditi citati non subirà alcuna revisione dell’Irpef. Molto più probabile che si verifichi nuovamente la revisione delle detrazioni fiscali, piuttosto.
