Bonus assistenza anziani: da gennaio 2025 puoi ottenere 1.380 euro al mese

Un bonus per l’assistenza agli anziani con un aiuto economico ‘cumulativo’ che potrà sfiorare i 1400 euro: scopriamolo nei dettagli.

Se ne parla da tempo ed ora finalmente c’è l’ufficialità. È stato introdotto in Italia un nuovo bonus rivolto nello specifico all’attività di assistenza agli anziani e di importo decisamente importante, al punto che in molti casi potrebbe consentire di abbattere in toto le spese mensili.

Nuovo bonus assistenza anziani: importi e requisiti
Bonus assistenza anziani, fino a 1380 euro al mese. Come richiederlo (Giustiziagiusta.info)

Ma non è tutto perché è cumulabile con un’altra misura già in essere e questo porterà il valore complessivo mensile a sfiorare i 1400 euro. Di cosa si tratta, a chi è rivolto e quali sono le modalità per richiederlo e riceverlo? Ve lo spieghiamo nel dettaglio.

Cos’è il nuovo bonus assistenza anziani: requisiti e importi

Il bonus in questione è noto come Assegno di assistenza anziani Inps ed il suo importo sarà similare a quello precedentemente garantito dall’ormai scomparso Reddito di Cittadinanza. Ma con una precisa finalità: le somme erogate dovranno essere impiegate per fornire aiuto e, per l’appunto, assistenza nelle attività quotidiane, a persone non autosufficienti. Nella fattispecie e nella maggioranza dei casi, dunque, questi soldi verranno utilizzati per coprire le spese riguardanti l’assunzione di una badante.

Quando parte il bonus assistenza anziani
La prestazione universale sarà cumulabile con l’indennità di accompagnamento (Giustiziagiusta.info)

Ci sono a tal proposito buone e cattive notizie: la buona notizia è che questa prestazione universale di assistenza, il cui importo è di 850 euro al mese, sarà cumulabile con l’indennità di accompagnamento da 531,76 euro mensili. Ne deriva che il totale corrisposto ogni mese sarà pari a 1.380 euro circa.

La cattiva notizia invece è che la misura non scatterà nel 2024 ma bisognerà attendere gennaio 2025 per poterla iniziare a ricevere. Si tratta però di un primo passo importante, frutto del via libera che l’11 marzo il CdM ha dato al primo decreto attuativo legato ad una riforma sull’assistenza agli anziani. Il bonus verrà attivato in via sperimentale per due anni anche per verificare se la capienza di 250 milioni l’anno sia sufficiente o meno; in caso contrario gli importi potrebbero essere ricalibrati.

Ancora, è importante sottolineare che le voci riportate sul cedolino del bonus anziani saranno due: la quota fissa corrisponderà all’indennità di accompagnamento per invalidità e sarà necessario risultare già titolari della misura per poter ricevere l’extra bonus. La seconda sarà la quota integrativa di 850 euro mensili per 13 mensilità. Ad oggi la platea di beneficiari è di circa 25mila persone e al termine del periodo di sperimentazione potrebbe aumentare, o diminuire.

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