Ci sono dei problemi per i pagamenti dell’assegno unico di marzo alle famiglie italiane. Molte non lo hanno ancora ricevuto.
L’assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico è un aiuto importante per le famiglie italiane proprio perché è rivolto anche a i disoccupati. Vale sia per i minorenni che i maggiorenni al di sotto dei 21 anni di età, contribuendo a sostenere anche i ragazzi che proseguono gli studi. Per la mensilità di marzo pare però che alcuni genitori dovranno attendere più del previsto.
L’accredito dell’assegno unico avviene di norma attorno al 20 del mese o comunque intorno a questa data. Per marzo le date in cui le famiglie dovrebbero ricevere il pagamento sono le giornate tra il 18 e il 20 marzo, ma solo nel caso in cui la rata non abbia subito variazioni. La quota arriverà comunque entro la fine del mese, dunque entro domenica 31 marzo.
Chi percepisce da diverso tempo l’assegno unico e non ha avuto variazioni nel nucleo familiare dunque può stare tranquillo. Quando si presentano novità che comportano un nuovo calcolo della rata da versare però è facile che l’INPS impieghi qualche giorno in più. In caso il 20 non arrivi nulla dunque non serve allarmarsi, ma solo portare un po’ di pazienza.
Problemi nei pagamenti dell’assegno unico per alcune famiglie
Come è noto la misura del reddito di cittadinanza (RDC) è cessata a dicembre 2023, ma fino ad allora l’assegno unico veniva versato unitamente a questo contributo. Se un genitore ha percepito l’RDC fino a tre mesi fa ha dovuto presentare una nuova domanda per continuare a percepire l’assegno unico. E il primo versamento di norma richiede un po’ di tempo in più.
Assieme a chi ha percepito il reddito di cittadinanza dunque anche tutto i genitori che iniziano ora a percepire questo aiuto dovranno aspettare. Per esempio chi sta per accogliere un nuovo bambino visto che l’assegno unico universale si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza della madre. Anziché entro il 20 ci si potrà aspettare il versamento durante la settimana di lunedì 25.
Per calcolare le nuove rate l’INPS si basa sui nuovi ISEE delle famiglie che presentano domanda per l’AUU. Dato che nel 2024 è aumentato anche l’indice del costo della vita (pari al 5,4%) a partire dal mese di febbraio i pagamenti hanno subito una leggera variazione.