La disabilità è un fenomeno sempre più diffuso nella società italiana (e non solo): di qui una nuova importante misura messa in campo dal governo.
Finalmente una buona notizia per tutti coloro che devono provvedere all’assistenza di una persona disabile o comunque non autosufficiente. Arrivano infatti nuove risorse per il “fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare”.
I fondi, destinati a Regioni e Comuni, serviranno proprio ad agevolare chi assiste persone con disabilità, con misure come l’assegno di cura e i contributi sanitari. Ecco tutti i dettagli.
Il “Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare” è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2018 con l’obiettivo di sostenere chi si occupa dell’assistenza di anziani, malati e disabili, e il decreto del 30 novembre del Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2024, individua i casi prioritari a cui destinare le risorse stanziate.
Lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 25 milioni di euro e le Regioni destinatarie dei fondi dovranno poi trasferirli agli ambiti territoriali, che li utilizzeranno per interventi di sollievo e sostegno ai caregiver. Vediamo insieme come.
Tutte le misure a favore dei caregiver
Le risorse in questione saranno assegnate alle Regioni e poi ai singoli Comuni, che le impiegheranno per interventi mirati – dall’assegno di cura ai contributi sanitari – seguendo un ordine ben preciso di priorità:
- Caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima, tenendo anche conto dei fenomeni di insorgenza anticipata delle condizioni previste;
- Programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
Come accennato, la rosa degli interventi di assistenza diretta e indiretta comprende contributi di sollievo o assegni di cura, bonus utilizzabili per prestazioni sociosanitarie, possibilità di sostituzione nell’assistenza o ricovero in strutture residenziali avente carattere di temporaneità, attivazione e sviluppo di percorsi di sostegno psicologico individuale o di gruppo, attività di formazione dei nuclei familiari che assistono persone con disabilità grave e gravissima.
Il tutto fino all’esaurimento dei 25,8 milioni di euro stanziati per il Fondo in questione e ripartiti tra le diverse regioni in base alla quota di popolazione tra i 18 e i 64 anni d’età rilevata dall’Istat.