Cancellazione automatica delle cartelle da parte del Fisco nel 2024: elenco aggiornato

La riforma tributaria approvata dal governo prevede la possibilità di annullamento automatico delle cartelle esattoriali: ecco quando e come. 

Per i tantissimi (ahinoi) contribuenti italiani che hanno accumulato negli anni una o più cartelle esattoriali non saldate è in arrivo un’importante novità. Il governo ha appena dato via libera a un decreto che regola espressamente le ipotesi di “discarico del debito”, vale a dire di annullamento delle cartelle esattoriali. Vediamo come funziona esattamente.

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Dal 1° gennaio 2025 è previsto il discarico automatico – o “stralcio” – delle cartelle, secondo le modalità stabilite con apposito decreto del Mef. (Giustiziagiusta.info)

Il riferimento è a tutte quelle cartelle (o avvisi) che è stato impossibile recuperare, e che tornano in automatico all’ente impositore – come l’Agenzia delle Entrate – per un avviso bonario da imposte non versate. Ebbene, dal 1° gennaio del prossimo anno è previsto un discarico automatico – o “stralcio” – delle cartelle, secondo le modalità stabilite con apposito decreto del Ministero dell’economia e delle finanze. Quando? Al 31 dicembre del 5° anno successivo a quello dell’affidamento. Va vediamo il meccanismo più da vicino.

Cosa cambia per i contribuenti in difetto con il Fisco

In sostanza, l’Agenzia delle Entrate avrà cinque anni per recuperare le somme dovute, ferme restando naturalmente le “regole” in materia di prescrizione del credito e validità degli atti interruttivi. Ma potranno anche esserci annullamenti anticipati, vedi il caso di fallimento del debitore o di una liquidazione giudiziale, o ancora di assenza di beni del debitore aggredibili. E poi?

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Il decreto prevede anche ipotesi di riaffidamento del carico, per cui in alcuni casi lo stralcio sarà solo momentaneo. (Giustiziagiusta.info)

I contribuenti in debito con il Fisco non dovrebbero affrettarsi a cantare vittoria. Il decreto prevede anche ipotesi di riaffidamento del carico: in alcuni casi, dunque, lo stralcio sarò solo momentaneo, fino all’eventuale prescrizione del diritto di credito. Inoltre, non sono interessati dallo stralcio automatico i crediti per i quali, al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, è sospesa la riscossione, ovvero risultano ancora pendenti procedure esecutive o concorsuali.

In questo caso, il discarico automatico si produce al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di cessazione della sospensione, ovvero di conclusione della procedura. Idem se tra la data di affidamento del carico e il 31 dicembre del quinto anno successivo sono conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza o sono intervenute rateazioni del debito, o se il contribuente ha usufruito di una rottamazione delle cartelle ancora in essere alla stessa data.

Tirando le somme, l’annullamento delle cartelle “irrecuperabili” potrà avvenire entro il 31 dicembre 2025 per i carichi affidati dal 2000 al 2010, il 31 dicembre 2027 per i carichi affidati dal 2011 al 2017 e il 31 dicembre 2031 per i carichi affidati dal 2018 al 2024.

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