Pensione senza contributi? Sì, ma solo in questi casi ‘eccezionali’: quali sono gli importi erogati

Per poter andare in pensione, è necessario aver versato un numero di anni di contributi. Ma non sempre: ecco i casi eccezionali e gli importi.

Ogni persona che vuole accedere al trattamento pensionistico, ha diverse possibilità a propria disposizione. L’unico elemento in comune è il versamento dei contributi che deve avvenire per un certo numero di anni.

In questi casi, si può accedere alla pensione anche senza contributi
Ecco come fare per accedere alla pensione senza contributi (Giustiziagiusta.info)

E la propria età, che deve raggiungere gli standard stabiliti dal Governo per l’anzianità. Oppure rientrare in determinati parametri per la pensione anticipata. Ma non solo, perché dovete sapere che ci sono alcuni casi eccezionali nei quali si può godere della pensione anche senza aver mai versato i contributi o avendoli versati solo in minima parte.

Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo, quali sono le possibilità a vostra disposizione e soprattutto gli importi previsti dalla Legge se si accede al trattamento da questa via “alternativa”. Così non avrete più alcun dubbio.

Pensione senza contributi: come accedervi e quali sono gli importi

Per poter accedere alla pensione senza contributi, ci sono alcune possibilità a vostra disposizione. Il sistema previdenziale italiano offre infatti diverse modalità di pensionamento per chi non ha contributi o per chi ne ha pochi. E sono state confermate anche dalla Legge di Bilancio 2024. 

Pensione senza contributi, ecco tutti i parametri e gli importi previsti
Parametri e importi previsti dalla pensione senza contributi (Giustiziagiusta.info)

Parliamo in particolare dell’assegno sociale, che è pensato per coloro che raggiungono i 67 anni. L’assegno viene concesso solamente in situazioni di difficoltà economica, e a condizione che ci siano specifico requisiti di reddito che vengono soddisfatti. Oppure con il Fondo Pensione Casalinghe presso l’INPS, una previdenza facoltative che dà modo di versare contributi spontaneamente per poter andare in pensione.

In questo caso, basta versare i contributi per almeno 5 anni con un importo di 310 euro l’anno. Il contributo è in realtà libero e può essere anche superiore – ma non inferiore – alla cifra appena indicata. Dunque una cifra minima di 25,84 euro al mese per assicurarsi il trattamento.

C’è poi infine l’Assegno di inclusione per over 67. Ossia una nuova versione della pensione di cittadinanza che è stata introdotta dal Governo Meloni a partire dal 1° gennaio 2024. In questo caso, si ha diritto ad un importo massimo mensile di 630 euro al mese, che equivalgono a 7560 euro annui. A cui è possibile aggiungere anche un contributo per l’affitto pari a 150 euro al mese. Anche in questo caso, è necessario però rientrare in alcuni parametri stringenti riguardanti la propria condizione economica e di reddito ISEE.

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