Pensioni e Assegno Unico: scattano i duri controlli fiscali, cosa sapere e come difendersi

Sei un beneficiario di pensione e assegno unico? Fai attenzione: questi controlli fiscali potrebbero metterti nei guai. Ecco in che modo.

Negli ultimi giorni i beneficiari di pensione e assegno unico hanno fortemente vacillato. Il motivo? Alcuni controlli a tappeto svolti direttamente dall’Inps, che ha voluto vederci chiaro riguardo alcune questioni poco limpide.

Ecco come tutelarsi dall'Inps
Controlli dell’Inps: ecco come difendersi (ANSA Foto) (Giustiziagiusta.info) 

Quando si nutrono certi sospetti, un motivo di fondo c’è sempre. Ed è ovviamente ciò che ha spinto l’ente ad indagare. A seguito di questi controlli fiscali svolti indistintamente, è emerso come ci fossero numerosi trasgressori fino ad ora indisturbati.

I responsabili che sono stati individuati hanno ovviamente pagato per quanto commesso, ma chi non è ancora passato sotto la lente di ingrandimento dell’Inps cosa dovrà fare? Ecco una guida approfondita in merito.

Controlli Inps: ecco come tutelarsi

Nell’eventualità in cui l’Inps dovesse rendersi conto di determinate irregolarità, possono esserci reazioni differenti. La prima sarebbe sicuramente la preoccupazione, dato che a nessuno farebbe piacere essere l’oggetto di determinate indagini. Gli avvisi in questione, che ovviamente non presentano alcun tono minaccioso o intimidatorio, sono stati inviati tramite PEC o lettera con un tono di voce bonario.

Mail a (quasi) tutti i pensionati da parte dell'Inps: ecco perché
Ti è arrivata questa mail dall’Inps? Occhio alle conseguenze (Giustiziagiusta.info)

Al momento, dunque, nonostante lo scompiglio non sembrano esserci motivazioni valide per preoccuparsi. Evidentemente, però, chi ha ricevuto questa comunicazione fa parte di questa infelice lista di irregolari. Nel caso in cui il pagamento del proprio errore non dovesse arrivare nemmeno dopo l’avviso ricevuto, dopo l’avviso di debito ci sarà immediatamente un’operazione di recupero del credito perso.

Ogni importo dovuto, inoltre, aumenterà vertiginosamente il suo valore. Più tempo trascorrerà dall’avviso, e maggiore sarà la quantità di soldi che si dovranno devolvere all’Inps. Un meccanismo studiato appositamente per evitare ritardi nel saldo del debito, situazione che si verifica di frequente. Ci sono ovviamente delle tempistiche di cui tenere conto, e saranno tutte correlate alla cifra da pagare.

Nel caso in cui si dovesse saldare il proprio debito 60 giorni dall’avviso, si dovrà pagare soltanto il 3% in più. Nel caso in cui invece si dovesse andare oltre, l’aumento corrisponderà a circa il 6%. Chi non ha ricevuto alcun avviso, ma teme ugualmente per la propria posizione fiscale e contributiva, potrà verificare ciò autonomamente.

Grazie all’accesso tramite SPID o altri metodi noti, si potrà controllare presso le sezioni apposite dell’Inps cosa si dovrà dare loro, e cosa no. In ogni caso, chi non ha ricevuto notifiche nei giorni precedenti può dirsi tranquillo, seppur l’iter di comunicazioni non si sia ancora concluso.

Impostazioni privacy