Requisiti di accesso a Quota 103: arriva importante chiarimento dall’Inps

Vige parecchia confusione su Quota 103 dopo le modifiche introdotte dal Governo Meloni. L’Inps interviene per fare chiarezza.

Il Governo di Giorgia Meloni ha riconfermato Quota 103 anche per l’anno corrente ma con qualche modifica. Vediamo tutti i dettagli in merito a questa misura di prepensionamento. Sembrava ormai condannata ad essere rimpiazzata da Quota 104. Invece, alla fine, Quota 103 l’ha scampata ed è stata riconfermata dal Governo Meloni anche per il 2024.

Quota 103 nel 2024
Quota 103 confermata ma con diverse modifiche (Giustiziagiusta.info)

Tuttavia, per far quadrare i conti, l’Esecutivo ha dovuto apportare qualche modifica a questa misura di pensione anticipata anche per disincentivare troppe uscite anticipate dal lavoro.

Nonostante l’obiettivo principale resti quello di andare oltre la legge Fornero, per il momento il Governo Meloni ha le mani legate e non può permettersi di favorire troppi prepensionamenti. Infatti la situazione finanziaria non è delle migliori e a ciò si aggiunge il dramma della denatalità che da anni ha travolto il nostro Paese. Ecco perché Quota 103 è stata riconfermata ma stravolta.

Quota 103: ecco com’è cambiata

Riconfermata ma stravolta: questa è stata la sorte di Quota 103, una delle misure di pensione anticipata attualmente in vigore in Italia. L’Inps è intervenuta per spiegare quali sono i requisiti d’accesso alla misura e a quanto ammonta l’importo dell’assegno previdenziale mensile.

Quota 103 requisiti
Ecco com’è cambiata Quota 103 (Giustiziagiusta.info)

Quota 103 cambia faccia ma molti preferivano la faccia di prima. I requisiti d’accesso restano gli stessi del 2023. Si può accedere alla pensione anticipata con Quota 103 solo se l’età anagrafica è pari almeno a 62 anni e gli anni di contributi sono almeno 41. Questa misura- a differenza di altre misure di pensione anticipata come Quota 41, Ape sociale e Opzione donna- si rivolge a tutti a prescindere dalla categoria lavorativa.

I cambiamenti apportati dal Governo Meloni per il 2024 non riguardano, quindi, i requisiti d’accesso ma il calcolo della pensione. Chi, infatti, perfeziona i requisiti per accedere a Quota 103 nel 2024 avrà un assegno mensile interamente ricalcolato con il sistema contributivo.

In pratica non verranno calcolate le quote retributive antecedenti al 1996, anno in cui è entrato in vigore il sistema di calcolo contributivo. Inoltre l’assegno previdenziale di chi opta per Quota 103 non potrà in nessun caso superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Pertanto per il 2024 l’importo mensile massimo che si può ricevere con Quota 103 è di 2.394,44 euro.

Infine il Governo di Giorgia Meloni ha allungato le finestre mobili, cioè il lasso di tempo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti per la pensione e l’ottenimento effettivo del primo assegno previdenziale.

Fino al 2023 la finestra mobile era di tre mesi per i dipendenti del settore privato e per i lavoratori autonomi e di sei mesi per i dipendenti pubblici. Quest’anno la finestra mobile è salita a sette mesi per dipendenti privati e autonomi e a nove mesi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

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