Assegno unico marzo 2024, famiglie in allarme per i tagli sull’importo ricevuto: cosa sta succedendo

Brutte notizie per le famiglie che percepiscono l’Assegno Unico e che hanno trovato una decurtazione improvvisa sulla rata di marzo.

Il pagamento di marzo dell’Assegno Unico è stato un po’ turbolento. C’è chi ha trovato aumenti, chi diminuzioni e chi ha subito un notevole ritardo. Va detto che ci sono motivazioni precise dietro queste variazioni. Il sostegno economico viene erogato mensilmente dall’INPS e inizia sostanzialmente a marzo e finisce a febbraio dell’anno successivo.

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Assegno Unico, tagli sulla rata di marzo: il motivo (giustiziagiusta.info)

Questo è importante perché l’annualità non segue quella solare ma ha ovviamente a che fare con quella finanziaria. Questa premessa è importante perché spiega il perché di un’incidenza così elevata proprio nel pagamento di marzo. Conoscere questi dettagli permette di fare tutte le valutazioni relative a maggiorazioni, tagli, decurtazioni e limitazioni specifiche. L’assegno va rinnovato sempre ed è sempre essenziale avere un ISEE aggiornato.

Assegno unico marzo 2024: importi decurtati, il motivo

Secondo l’INPS c’è stata confusione con alcune indicazioni precedenti e quindi hanno anche evidenziato come l’onere di procedere alla nuova DSU valga sempre per tutti i cittadini e coincida con l’anno relativo. L’aggiornamento dell’ISEE è fondamentale al calcolo ma anche all’erogazione.

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Tagli assegno unico, qual è il motivo (giustiziagiusta.info)

Quindi quello che accade è che per i mesi di gennaio e febbraio il problema non sussiste perché si accorpano all’anno precedente quindi si usa l’ISEE valido a dicembre. Da marzo in poi questa norma decade e quindi laddove non ci siano altri moduli da poter controllare e da cui attingere per mancato rinnovo, errore, stato di attesa, allora l’importo viene ricalcolato e viene erogato al minimo.

Quindi anche chi prendeva prima cifre consistenti si ritrova improvvisamente con pochissimi euro.  “Con riguardo all’assegno relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, si fa riferimento all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente” ha ribadito l’INPS nella sua comunicazione.

Coloro che hanno beneficiato di un aumento invece sono stati sostanzialmente oggetto di variazioni aggiuntive in seguito al conguaglio. Quindi le piccole aggiunte sono delle rimodulazioni temporanee sull’importo per un ricalcolo di quanto non erogato l’anno precedente. Pertanto non sono da considerare come veri e propri aumenti. Tutto verrà adeguatamente ripristinato alle cifre semplicemente dopo l’aggiornamento della DSU dell’anno, al fine di ottenere l’importo corretto. Senza ISEE aggiornato si riceverà sempre il minimo dell’importo. Per il conguaglio degli arretrati invece tutto sarà fatto entro le tempistiche predisposte quindi per giugno 2024.

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