Rimborso 730, brutte notizie per i contribuenti, se hai debiti rischi grosso: ecco cosa hanno deciso

Attenzione ai debiti legati alla dichiarazione dei redditi e agli eventuali rimborsi. Cosa si rischia in questi casi.

Quando si compila ed invia la dichiarazione dei redditi non ci può limitare a guardare oltre dimenticandosi del suo contenuto. È infatti essenziale mantenerne monitorato l’andamento in caso di eventuali attività di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate ma anche qualora vengano ad accumularsi eventuali debiti legati ad imposte non pagate.

Debiti e crediti sul 730: le novità della riforma
Il CdM ha approvato una riforma sul recupero di debiti mediante i crediti sul 730 (Giustiziagiusta.info)

Vi sono infatti dei casi che è importantissimo verificare in quanto, alla luce di quanto recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, potrebbero esserci dei rischi sul fronte degli eventuali rimborsi da corrispondere sullo stipendio.

Modello 730, debiti e rimborsi: cosa cambia dopo l’approvazione del Cdm

L’intervento del Cdm ha portato infatti a confermare una misura legata alla riscossione e alla compensazione volontaria che, una volta entrata a regime, avrà un effetto negativo per chi si trova in una situazione di compresenza di ‘carichi della riscossione’ da un lato e crediti d’imposta maturati sul 730 dall’altro.

Rimborsi fiscali 2024, no alla compensazione nel 730 per chi ha debiti
Debiti e rimborsi, le differenze prima e dopo la riforma (giustiziagiusta.info)

La finalità del Governo in tal senso è quella di andare a potenziare la riscossione allo scopo di aumentare le risorse da destinare, con tutta probabilità, ad ulteriori misure da inserire nella futura legge di Bilancio. Come? Adottando un sistema di compensazione che vada ad inglobare i debiti del contribuente nel credito di imposta oppure nei rimborsi che il contribuente stesso dovrebbe ricevere, mediante erogazione del sostituto d’imposta, a seguito della compilazione del 730.

Attualmente il meccanismo di compensazione in presenza di un credito fiscale porta il Fisco a verificare in primis se vi siano debiti iscritti a ruolo. In tal caso verrà segnalata la presenza di crediti fiscali utilizzabile all’agente di riscossione. Esso andrà a notificare al contribuente la proposta di compensazione con utilizzo del debito di imposta a copertura del debito iscritto a ruolo.

Il debitore dovrà rispondere entro un tempo massimo di 60 giorni per indicare se intende accettare o meno la proposta. Se accetterà le somme interessate verranno automaticamente spostate verso l’Agenzia. Se rifiuta gli effetti della sospensione vengono a cessare e l’agente della riscossione lo comunica all’Agenzia.

Con la nuova riforma invece la compensazione volontaria verrà applicata ai rimborsi fiscali il cui importo è superiore a 500 euro. Nei casi di inadempienza all’obbligo di versamento in seguito alla notifica di una o più cartelle di pagamento verrà avviata l’attività di segnalazione da parte dell’AdER. Nel caso in cui entro 60 giorni non verrà accettata la procedura di compensazione volontaria i crediti d’imposta del contribuente verranno bloccati.

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