Pensioni: approvata quella con 15 anni di contributi e 4 di anticipo, novità INPS

Di recente l’INPS ha approvato la pensione con 15 anni di contributi e 4 di anticipo. Come funziona il nuovo diritto?

Gli italiani che lavorano confidano nel ricevere la giusta pensione a un certo punto della loro vita. Si tratta di un sostegno economico importante e a cui non si ha accesso facilmente. Questo perché è necessario raggiungere dei requisiti particolari. Parliamo dei 67 anni di età e di 20 anni di contributi versati. Sono delle specifiche singolari dato che non sempre vengono soddisfatti. Ma ora non sarà più necessario grazie ad un nuovo diritto.

Approvata la pensione con 15 anni di contributi e 4 di anticipo
15 anni di contributi e 4 in anticipo: ecco la nuova pensione – Giustiziagiusta.info

Come abbiamo detto, la pensione di vecchiaia può essere raggiunta con il raggiungimento di due requisiti fondamentali. Questi sono rimasti inalterati per tantissimi anni (fin dal 1996), e non hanno subito modifiche per nessun lavoratore. Però molte persone si chiedono se possa essere richiesta anche se non sono stati raggiunti i 20 anni di contributi. E per rispondere a questa domanda dobbiamo guardare le comunicazioni dell’INPS.

Pensione di vecchiaia, potrai riceverla in anticipo in questo modo: non servono 20 anni di contributi

La novità introdotta dalla Legge di Bilancio cancella questo vincolo. Difatti permette di recuperare anche cinque anni di contributi. Così facendo chi ha maturato solo 16 anni di versamento, può comunque accedere alla pensione di vecchiaia. La misura è destinata a coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995. E grazie a questo strumento l’interessato può riscattare la pensione fino a 5 anni di periodi vuoti.

Approvata la pensione con 15 anni di contributi e 4 di anticipo
Tutto quello che devi sapere sulla nuova pensione – Giustiziagiusta.info

Tuttavia è bene tenere a mente che la “pace contributiva” è a carico del lavoratore. Significa che dovranno essere gestiti in autonomia i contributi mancati. Solamente se quest’ultimi sono compresi tra l’anno in cui sono arrivati i versamenti e il 2024. Il calcolo di quello che va versato è da ricercarsi in una equazione specifica. Parliamo della misura basata sull’aliquota contributiva vigente, cioè quello a cui si chiederà il riscatto tramite la pace contributiva.

Di solito si prende a riferimento la retribuzione utile ai fini previdenziali dell’ultimo anno. E poi basta applicare il 33% di aliquota contributiva (per i lavoratori dipendenti iscritti al FPLD). Significa che sarà possibile riscattare 5 anni non coperti da alcun contributo.

Quindi senza una professione attiva, dei sostegni economici o contribuzioni extra. Questo è tutto ciò che c’è da sapere per quanto riguarda la nuova comunicazione. Sono informazioni importanti da ricordare per chi vorrebbe richiedere la pensione di vecchiaia.

Impostazioni privacy