Si fa presto a dire bond di Stato se prima non si considerano tutte le tipologie in circolazione. Se l’emittente è sempre lo stesso, il Dipartimento del Tesoro, tante altre variabili valgono poi a distinguere una tipologia dall’altra. In questa sede ci soffermeremo solo su alcune di esse, tra le più importanti.
Vediamo di quali si tratta, chiedendoci: quali sono i titoli di Stato in circolazione sul mercato e com’è la loro struttura dei rendimenti?
I costi medi all’emissione dei titoli di Stato
Sul sito istituzionale MEF (Dipartimento del Tesoro) l’emittente riporta una serie di dati utili per conoscere, e districarsi al meglio, il prodotto “titoli di Stato” nazionali.
Un primo grafico indica qual è il costo medio all’emissione dei titoli di Stato. Com’è facile prevedere la figura mostra un continuo e costante andamento discendente nel periodo che va dal 2000 al 2021, gli anni bui del Covid. In piena pandemia, infatti, i bond con vita residua fino a 5 anni circa erano addirittura negativi o al più nulli.
Sempre a inizio decennio, i titoli tedeschi (e tutti quelli ad alto rating in generale) facevano anche ‘peggio’ dei bond nazionali. Cioè il mancato rendimento era tipico anche dei titoli di durata residua maggiore ai 5 anni.
Quali sono i titoli di Stato in circolazione sul mercato e com’è la loro struttura dei rendimenti?
Veniamo adesso alla composizione delle obbligazioni sovrane emesse dal Tesoro e alla data del 31 marzo 2024. Dal sito istituzionale si legge il seguente riparto:
- BTP, cioè i Buoni del Tesoro Pluriennali tradizionali, in circolazione per un ammontare pari a 1.762.722,59 milioni di euro. In genere questi bond rientrano nella categoria dei titoli a rendimenti fissi e costanti;
- BTP Green (ammontare emesso: 36.650 mln di €), di lunga durata e in genere con cedola fissa;
- BTP Futura, hanno una struttura dei rendimenti di tipo step-up, cioè fissa e crescente nel tempo, più premio fedeltà. Di essi sono in circolazione 4 serie differenti per un ammontare complessivo pari a 20.588,89 mln di €;
- BTP Futura, la cui struttura dei rendimenti (e premio finale incluso) è abbastanza similare a quella dei BTP Futura. Tuttavia, rispetto ad essi hanno cedole trimestrali (tranne quelli della 1° serie) e una vita utile di media durata;
- BTP €i (rivalutato; 185.157,37 mln €), CCTeu (129.538,35 mln €), BTP Italia (rivalutato; 77.449,05 mln €) sono titoli a cedola variabile. Il rendimento varia infatti in base al parametro al quale essi sono collegati, e in genere sono di breve-media durata;
- BOT, oggi in circolazione per 125.552,89 mln di €. Si tratta di titoli di durata infrannuale e senza cedola, ossia zero coupon: qui il guadagno è dato dal d. scarto di emissione;
- Bond in valuta estera, in circolazione per 44.982,38 mln di €, per i quali occorre tener conto anche del c.d. rischio cambio (a favore o contro) per il periodo di possesso del bond in portafoglio.