I titoli petroliferi hanno subito un forte calo a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib in calo di oltre l’1%, influenzato dalla discesa dei prezzi del petrolio ai minimi da quattro mesi. Questo è avvenuto dopo l’annuncio dell’Opec+ sulle nuove strategie di produzione. Tra i titoli più colpiti, Saipem ha registrato un calo di oltre il 4%, mentre ENI e Tenaris hanno perso rispettivamente il 2,80% e lo 0,60%.
Il petrolio scende e trascina al ribasso i titoli del settore
L’Opec+ ha deciso di estendere i tagli alla produzione fino al 2025, mantenendo un taglio di 2,2 milioni di barili al giorno fino a settembre, seguito da una riduzione a 1,8 milioni di barili, con ulteriori tagli volontari da parte di alcuni membri. Questa strategia, inaspettata per molti analisti, ha creato incertezza sui mercati, influenzata anche da una domanda debole dovuta alla scarsa attività manifatturiera statunitense.
La graduale reintroduzione dell’offerta nel 2025 potrebbe portare a un surplus di mercato. L’Opec+ ha indicato che potrebbe interrompere il ritorno dei 2,2 milioni di barili giornalieri se le condizioni di mercato non lo permetteranno, ma resta incerto quanto a lungo i membri saranno disposti a mantenere fuori dal mercato una quantità significativa di greggio.
Su Saipem, il titolo più penalizzato, pesa anche un avviso di miglioramento emesso da Nopsema, l’autorità di regolamentazione australiana per il settore offshore, riguardante presunte violazioni della sicurezza durante le operazioni di saldatura sulla nave Castorone, impiegata nel progetto di Woodside Energy. Tuttavia, gli analisti di Banca Akros non prevedono un impatto rilevante da questi approfondimenti.
Cosa potrebbe accadere alle azioni ENI? Le indicazioni dell’analisi grafica
La tendenza in corso è saldamente ribassista. Tuttavia, una svolta potrebbe essere molto vicina. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni sono su livelli di supporto molto importanti che già in passato avevano sostenuto i rialzisti. Stiamo parlando del supporto in area 13,959 € sotto il quale il ribasso potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato dalla linea tratteggiata.
I rialzisti, invece, potrebbero riprendere a correre nel caso di chiusure settimanali superiori a 15,177 €
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