Assegno di inclusione, l’INPS avvia la procedura per la validazione delle certificazioni

Ottime notizie per i percettori di Assegno di Inclusione: l’INPS ha introdotto un nuovo servizio per garantire l’erogazione del beneficio.

I richiedenti l’Assegno di Inclusione che non hanno ancora ricevuto il sussidio potranno usufruire di un nuovo servizio predisposto dall’INPS, che consente di accertare la sussistenza dei requisiti fissati dalla normativa.

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Attivo un nuovo servizio INPS per l’erogazione dell’Assegno di Inclusione (giustiziagiusta.info)

In pratica, si potrà verificare se gli interessati appartengono realmente a nuclei familiari in cui c’è almeno un membro minore, disabile, over 60 oppure che si trova in una situazione di svantaggio ed è stato inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali.

Si tratta di una novità fondamentale perché la mancanza di tale servizio ha causato la sospensione di molte domande di Assegno di Inclusione. Scopriamo in cosa consiste la procedura messa a punto dall’INPS.

Al via il nuovo sistema INPS per accertare i requisiti per l’Assegno di Inclusione

La normativa che disciplina l’Assegno di Inclusione stabilisce che è l’INPS a dover effettuare tutti gli accertamenti relativi al possesso dei requisiti per l’accesso al beneficio.

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Procedura per l’accertamento dei requisiti per l’Assegno di Inclusione (giustiziagiusta.info)

Deve, infatti, controllare che le informazioni inserite dagli interessati in fase di richiesta siano corrette e, in particolare, quelle che riguardano l‘inserimento in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali.

In tal caso, l’Istituto di Previdenza deve controllare se è stata inserita una certificazione dello stato di svantaggio nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) del Ministero della Salute.

L’Amministrazione che ha emesso il provvedimento di inserimento nel programma di cura e assistenza, infatti, deve provare il possesso della condizione di svantaggio. A tal fine, è stato ideato il servizio “Validazione delle certificazioni Adi, che consente di effettuare l’accertamento in maniera celere, affinché l’INPS accolga la richiesta inoltrata.

Il servizio può essere utilizzato da tutte le strutture sanitarie che hanno emesso le certificazioni. L’operatore avrà il compito di comunicare se le informazioni inserite dal richiedente sono vere, cioè se il cittadino si trova realmente in una condizione di svantaggio e se è stato inserito nel programma di cura e assistenza.

Ricordiamo, infine, che sono considerati svantaggiati ai fini dell’ottenimento dell’Assegno di Inclusione i soggetti che si trovano nelle seguenti condizioni:

  • soffrono di disturbi mentali;
  • possiedono un disabilità fisica, psichica e sensoriale pari almeno al 46%;
  • hanno problemi legati a dipendenze patologiche (ad esempio da alcool o da gioco), inseriti in programmi di riabilitazione e cura;
  • sono vittime di tratta o di violenza di genere;
  • sono ex detenuti o ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno in carico agli Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna;
  • possiedono determinate fragilità sociali e si trovano in strutture di accoglienza o in programmi di intervento in emergenza alloggiativa;
  • sono senza dimora.

Grazie al nuovo servizio INPS, finalmente potranno essere accertate tali condizioni e potranno essere sbloccate le domande per beneficiare del nuovo sussidio statale.

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