Trattenute in busta paga, è possibile ridurle? Cosa dice la legge

Vediamo cosa dice la legge a proposito della trattenute in busta paga: è possibile averne una riduzione? Ecco tutti i dettagli.

Le detrazioni fiscali applicate sulla retribuzione mensile possono rappresentare un vero e proprio peso per i lavoratori dipendenti; tuttavia, esistono diverse strategie, assolutamente legali, che consentono di ridurle.

Trattenute in busta paga, come ridurle
Come ridurre le trattenute in busta paga secondo le normative (Giustiziagiusta.info)

In questo articolo, vedremo le diverse componenti delle trattenute fiscali e scopriremo com’è possibile alleggerirle, in conformità con le normative vigenti. Ecco cosa dice la legge.

Trattenute fiscali: quali sono e come ridurle

Le trattenute fiscali in busta paga sono caratterizzate da diverse componenti, quali: l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) lorda e netta, le addizionali regionali e comunali, calcolate applicando un’aliquota al reddito complessivo del contribuente, e le aliquote delle contribuzioni ai fini pensionistici (IVS), che ammontano al 33% in totale, così suddiviso: 23,81% a carico del datore di lavoro e a 9,19% a carico del lavoratore.

cosa dice la legge
Ridurre le detrazioni fiscali: cosa dice la legge (Giustiziagiusta.info)

Ma come ridurre queste gravose detrazioni? Vediamolo subito:

  • Trattamento integrativo (ex Bonus Renzi)
    Un modo per ridurre l’impatto delle trattenute in busta paga può avvenire attraverso l’applicazione del trattamento integrativo, che prevede l’erogazione di una somma netta, fino a un massimo di 1.200,00 euro annui.
  • Detrazioni d’imposta
    È possibile ottenere detrazioni d’imposta per ridurre l’IRPEF a carico del contribuente, le quali possono riguardare i redditi di lavoro dipendente ed assimilati, così come le detrazioni per familiari a carico (dunque coniuge e figli di età superiore ai 21 anni). Per ottenerla, basterà inviare la richiesta con presentazione di un’apposita dichiarazione al datore di lavoro tramite il “Modello D23”.
  • Taglio del Cuneo Fiscale
    Il “taglio del cuneo fiscale” o “esonero contributivo” è un prezioso beneficio economico che riduce fino a 6 o 7 punti percentuali il contributo IVS del 9.19%, restituendo questa somma direttamente al lavoratore attraverso la busta paga.

Richiesta di informazioni all’azienda
È importante che il cedolino paga riporti in modo chiaro i dati del lavoratore, il periodo cui la retribuzione si riferisce, gli elementi della retribuzione e le trattenute a carico del dipendente. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi direttamente al datore di lavoro o all’ufficio del personale per chiarimenti.

Insomma, ridurre l’impatto delle trattenute fiscali in busta paga è davvero possibile sfruttando le opportunità offerte dalle normative, ma è fondamentale seguire le procedure corrette: con una conoscenza consapevole di tali agevolazioni, i lavoratori potranno massimizzare il loro reddito netto e alleggerire, così, le detrazioni sullo stipendio.

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