Pensioni e quota 103, arriva una bruttissima notizia: la novità che stravolge tutto

Brutte notizie per coloro che quest’anno decideranno di andare in pensione con Quota 103. Vediamo che cosa è cambiato. 

Confermata ma stravolta: questa è stata la sorte di Quota 103. Questa misura di prepensionamento non è più molto vantaggiosa. Analizziamo la situazione e vediamo cosa è cambiato.

Quota 103 nel 2024
Brutte notizie per chi sceglie di andare in pensione con Quota 103 (Giustiziagiusta.info)

In bilico fino all’ultimo momento, alla fine Quota 103 è stata riconfermata dal Governo Meloni anche per il 2024. In un primo tempo sembrava destinata a scomparire per cedere il passo a Quota 104 che prevedeva l’accesso alla pensione sempre con almeno 41 anni di contributi ma a 63 anni anziché a 62. Alla fine, però, Quota 103 l’ha spuntata ed è rientrata in scena insieme alle altre due misure di pensione anticipata: Ape sociale e Opzione donna.

A differenza di Ape sociale e di Opzione donna- per le quali l’età pensionabile è aumentata, rispettivamente, di 5 mesi e di 1 anno- Quota 103 ha mantenuto gli stessi requisiti di accesso. Infatti chi vorrà accedere alla pensione con Quota 103 potrà farlo a 62 anni e con 41 anni di contributi. Tuttavia il Governo Meloni ha modificato altri aspetti rendendo così questa misura davvero poco vantaggiosa.

Quota 103: ecco come è cambiata

Nonostante i mille dubbi, il Governo di Giorgia Meloni alla fine ha rico fermato anche per il 2024 Quota 103, misura che prevede il pensionamento ad appena 62 anni anziché a 67 e con 41 anni di contributi. Ma questa misura nel 2024 porterà più svantaggi che benefici per chi la sceglierà. Vediamo cosa è cambiato.

Quota 103, novità
Grosse perdite per chi sceglie Quota 103 (Giustiziagiusta.info)

Come anticipato, anche nel 2024, sarà possibile accedere alla pensione a soli 62 anni con almeno 41 anni di contributi fruendo di Quota 103. I requisiti d’accesso sono rimasti gli stessi del 2023. Ma l’Esecutivo di Giorgia Meloni, con la legge di Bilancio 2024, ha introdotto una modifica ancor più importante. Nel 2024 gli assegni previdenziali di coloro che opteranno per Quota 103 verranno interamente ricalcolato con il sistema di calcolo contributivo a prescindere da quando una persona ha iniziato a versare i contributi.

Questo sistema, si sa, tenendo conto solo dei contributi versati e dell’età di uscita dal lavoro, è penalizzante per chi va in pensione prima. Infatti, secondo le stime, chi andrà in pensione anticipata con Quota 103 nel 2024, subirà perdite del 10% circa. E, in ogni caso, la legge di Bilancio 2024 ha stabilito che chi va in pensione con Quota 103 non può avere un assegno mensile che superi di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.

L’assegno previdenziale che si riceve con Quota 103, inoltre, non è cumulabile con i redditi da lavoro. Questo significa che una persona non potrà tornare a lavorare nemmeno part time per arrotondare la sua pensione. Ammesso solo il lavoro occasionale in forma autonoma fino ad un massimo di 5000 euro lordi all’anno. Questo divieto verrà meno solo quando il soggetto avrà compiuto 67 anni perché a quel punto avrà diritto alla sua pensione di vecchiaia ordinaria.

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