L’assegno INPS mensile può aumentare se si hanno questi requisiti, non tutti lo sanno e perdono molti soldi

Ebbene, l’assegno Inps che viene emesso ogni mese può aumentare ma solo nel caso in cui si possiedano alcuni requisiti. Di quale parliamo?

Ci sono delle novità che riguardano l’assegno dell’Inps che viene emesso ogni mese e che a partire dal mese di Febbraio potrebbe andare incontro a delle maggiorazioni: l’aumento è riportato nell’articoli 4, comma 11, del Decreto legislativo del 29 dicembre 2021 numero 230, secondo cui gli importi dell’Auu e le relative soglie Isee sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita.

Inps novità in vista
Inps novità in vista (Giustiziagiusta.info)

Partiamo dal presupposto che queste rivalutazioni rispetto all’Assegno Unico ha riguardato non solo la somma base e le soglie dell’ISEE ma anche le maggiorazioni che vengono riconosciute, in base al numero e alle caratteristiche dei componenti della famiglia.

Capito questo principio, entriamo nel merito della questione e cerchiamo di capire meglio come stanno le cose: quali sono i casi in cui, effettivamente si va incontro a queste maggiorazioni. Ecco la risposta concreta.

Assegno unico Inps: quando può avvenire la maggiorazione

Quindi, per potere ottenere delle maggiorazioni nell’assegno Inps ci sono dei casi o per meglio dire dei requisiti da rispettare e dai quali non si può prescindere:

Maggiorazione assegno Inps: quali sono i requisiti
Assegno Inps (Giustiziagiusta.info)
  • Maggiorazione per figli ulteriori al secondo;
  • Maggiorazione figli non autosufficienti;
  • Maggiorazione figli con disabilità grave;
  • Maggiorazione figli con disabilità media;
  • Maggiorazione figli maggiorenni 18 – 20 anni disabili;
  • Maggiorazione figli per madre di età inferiore a 21 anni;
  • Bonus secondo percettore di reddito.

In particolare ci concentriamo sulla maggiorazione con i figli con disabilità, ebbene, in questo caso sempre nello stesso articolo 4 comma 4, la maggiorazione si ha per ognuno dei figli disabili minorenni e fino al compimento della maggiore età. Un principio che come riporta la nota ufficiale si crea sulla base: “della condizione di disabilità definita ai fini ISEE, pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media”.

Quindi, per entrare ancora di più nel concreto e capire meglio come stanno le cose, quando ci si trova davanti ad una situazione del genere, la maggiorazione che avviene a prescindere dall’ISEE e di:
  • Ad euro 119,60 in caso di non autosufficienza;
  • Ad euro 108,20 in caso di disabilità grave;
  • Ad euro 96,90 in caso di disabilità media;
  • Ad euro 91,20 per i figli disabili maggiorenni nella fascia di età 18 – 20 anni.

Ovviamente ci sono dei requisiti anche per altri casi, tutto è riportato sul sito dell’Inps in modo dettagliato.

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