Riconfermata anche per quest’anno Ape sociale ma con un’importante novità. Vediamo chi potrà fruire di questa misura.
Il Governo Meloni ha riconfermato Ape sociale anche per il 2024. Tuttavia è stato modificato un requisito importante e alcuni lavoratori potrebbero restare esclusi.
Nata nel 2017, Ape sociale– esattamente come Opzione donna, nata, addirittura nel 2004- non è mai entrata nella cerchia delle misure di pensionamento strutturali. Questo significa che sta al Governo di turno decidere, di anno in anno, se riconfermare o cancellare questa misura di pensione anticipata.
L’Esecutivo di Giorgia Meloni, in un primo tempo, sembrava determinato a cancellare sia Ape sociale che Opzione donna e Quota 103. Alla fine tutte e tre le misure sono state riconfermate seppur con cambiamenti importanti. Nel caso di Ape sociale è stato modificato un requisito d’accesso e, dunque, molti lavoratori, nel 2024 potrebbero restare tagliati fuori.
Ecco come è cambiata Ape sociale
Il Governo di Giorgia Meloni ha riconfermato Ape sociale anche per il 2024. Tuttavia la misura ha subito dei cambiamenti che potrebbero andare a penalizzare molti lavoratori. Vediamo tutto nei dettagli.
Ape sociale, fino al 2023, dava la possibilità di andare in pensione a 63 anni con un requisito contributivo compreso tra i 30 anni e i 36 anni, a seconda della categoria lavorativa. Quest’anno non è più così. Gli anni di contributi necessari per fruire di questa misura sono rimasti gli stessi ma è cambiato il requisito anagrafico.
Infatti, nel 2024, per accedere alla pensione anticipata con Ape sociale non è sufficiente aver compito 63 anni: è necessario avere almeno 63 anni e 5 mesi. Sono state confermate, in compenso, tutte le limitazioni previste da questa misura. Anche nel 2024 Ape sociale continua a rivolgersi solo a pochissime categorie:
- caregiver da almeno 6 mesi;
- disabili con invalidità pari o superiore al 74%;
- disoccupati;
- addetti a mansioni gravose da almeno 7 anni negli ultimi 10.
Alle prime tre categorie bastano 30 anni di contributi. Invece gli addetti alle mansioni gravose devono aver maturato almeno 36 anni di contributi per fruire di Ape sociale. Ricordiamo che con Ape sociale non si percepisce la propria pensione per intero. O meglio: siccome l’assegno previdenziale non può mai superare 1500 euro al mese, percepisce la pensione per intero solo chi ha un assegno mensile pari o inferiore a tale cifra.
Chi, invece, avrebbe diritto ad una pensione più alta, viene penalizzato e dovrà accontentarsi di 1500 euro al mese anche se la sua pensione per intero fosse di 5000 euro. Ape sociale non prevede né la tredicesima né la quattordicesima e non è soggetta alla rivalutazione annua. Inoltre non è cumulabile con il reddito da lavoro.
Questo significa che chi accede alla pensione anticipata con Ape sociale non può tornare a lavorare ad eccezione del lavoro autonomo occasionale fino ad un massimo di 5000 euro lordi l’anno. Tutte le suddette limitazioni, però, vengono meno quando il soggetto compie 67 anni: a quel punto riceverà la sua pensione per intero e potrà anche tornare a lavorare se vorrà.