Cos’è il Bonus assunzioni lavoratori autistici e chi può avervi accesso? Approfondiamo questa misura di cui si parla poco.
Nel 2024 arriverà il Bonus assunzioni lavoratori autistici con un doppio aiuto per le aziende che assumeranno giovani o adulti con i disturbi dello spettro autistico. Inclusione è una parola spesso estranea al mondo del lavoro.
La disabilità viene visto come un’impedimento all’attività mentre può essere un arricchimento per l’azienda. Fortunatamente si stanno compiendo dei passi in avanti e la tematica sta assumendo maggiore rilevanza. Siamo tutti uguali ognuno con la propria diversità. Non esiste una normalità ma una varietà che rende le persone uniche e che fa del mondo un posto colorato e meraviglioso in cui vivere. Se solo tutti lo capissero si vivrebbe senza guerre, discriminazioni ed emarginazione.
Un’utopia ma ognuno nel proprio piccolo può fare una mossa verso l’inclusione. Il Governo ha pensato di spingere in questa direzione proponendo un Bonus per chi assume lavoratori con disturbi dello spettro autistico. L’autismo è un disturbo cerebrale che influenza il modo in cui una persona comunica e interagisce con chi gli sta intorno. Ciò non significa che chi soffre di questo disturbo non possa svolgere in modo eccellente un’attività lavorativa.
Arriva il Bonus assunzioni lavoratori autistici, come funziona
Il Bonus consiste in un’agevolazione per le start up sociali con residenza in Italia e per le imprese innovative che assumono lavoratori autistici come dipendenti o collaboratori. Nello specifico le assunzioni dovranno corrispondere a due terzi del personale per poter ottenere i benefici fiscali e contributivi. Quali sono questi vantaggi?
Gli utili d’esercizio saranno esenti dall’imposta sul reddito e dall’IRAP per cinque anni. Inoltre per tre anni sarà concesso alle aziende che assumeranno i lavoratori con disturbo dello spettro autistico un incentivo previdenziale pari al 70% della retribuzione mensile lorda a condizione che il contratto sia a tempo indeterminato. I benefici non saranno solamente per i datori di lavoro ma anche per i dipendenti. Il Bonus prevede, infatti, una contribuzione pensionistica figurativa durante lo svolgimento dell’attività. In più lo stipendio non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.
Tra i requisiti per richiedere il Bonus – oltre alla residenza in Italia – c’è anche la costituzione della start up o dell’impresa innovativa da non più di 60 mesi. Inoltre il contratto di assunzione dovrà essere minimo di un anno e la retribuzione dovrà essere composta da una parte superiore al minimo tabellare in base all’inquadramento e da una parte variabile (trattamenti collegati ad obiettivi).
