Si può ricevere la NASpI mentre si lavora? Facciamo chiarezza

La Naspi è l’indennità di disoccupazione per chi ha perso il lavoro, ma cosa succede se il percettore inizia a lavorare? Può ancora percepire il beneficio?

La Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità erogata direttamente dall’INPS ai lavoratori che si trovano in uno stato di disoccupazione e che hanno perso involontariamente il lavoro.

Si ha diritto ha ricevere la Naspi se si lavora?
Si ha diritto ha ricevere la Naspi se si ha un lavoro? (Giustiziagiusta.info)

A queste persone lo Stato garantisce un sostegno economico minimo e provvisorio, in attesa che il percettore trovi un nuovo lavoro. Si intende dunque che, una volta rientrato nel mondo del lavoro, il beneficiario dovrebbe perdere il diritto a ricevere la Naspi, ma è davvero così? Cosa succede nel caso in cui il soggetto che percepisce l’indennità inizia a svolgere un’attività lavorativa autonoma o di lavoro indipendente?

La normativa che regola la Naspi parla chiaro: chi lavora non ha diritto a riceverla, e tra i disoccupati possono ottenerla soltanto coloro che hanno perso il lavoro in modo involontario. Tuttavia ci sono delle eccezioni che si applicano in casi particolari.

Ricordiamo che la Naspi non viene erogata automaticamente a chi ha perso il lavoro, deve essere il cittadino a presentare domanda all’Inps, che valuterà l’idoneità del soggetto a ricevere il contributo economico. Solitamente la Naspi viene erogata dall’ottavo giorno dopo la fine del lavoro se la domanda è stata presentata in questo lasso di tempo, oppure dal 38esimo giorno dopo il licenziamento per giusta causa.

Indennità di disoccupazione: cosa succede se il ricevente inizia a lavorare

In questo lasso di tempo, più o meno breve, il soggetto che ha presentato domanda potrebbe trovare un nuovo impiego; in questi casi la domanda verrà sospesa, bloccando così la ricezione dell’indennità di disoccupazione. Svolgere un’attività lavorativa contrattualizzata o in vero è considerato un illecito sanzionabile, tuttavia c’è un eccezione.

Si ha diritto ha ricevere la Naspi se si lavora?
Indennità di disoccupazione: cosa succede se si inizia a lavorare (Giustiziagiusta.info)

Se si inizia un lavoro con contratto a tempo determinato di un periodo inferiore ai 6 mesi, dove il salario percepito è inferiore all’indennità Naspi e si ha un reddito inferiore a 8.174,00 euro, si può continuare a percepire il sussidio con un importo ridotto. Inoltre la Naspi è compatibile con l’inizio di un’attività di lavoro autonomo, ovvero lo svolgimento di un’attività professionale o imprenditoriale occasionale.

In questi casi il reddito del percettore deve essere inferiore a 4.800,00 euro o 5.000 euro per il lavoro occasionale accessorio. Il percettore della Naspi dovrà avvertire l’Inps entro un mese dall’inizio della nuova attività, comunicando anche la propria situazione reddituale; l’importo della Naspi sarà poi ridotto e calcolato in base al reddito dichiarato.

Secondo le indicazioni Inps: “In caso di attività lavorativa autonoma, spetta la NASPI a condizione che il reddito annuo presunto non sia superiore a 4.800 euro. Se l’attività era preesistente, il reddito annuo presunto, anche se pari a ‘zero’, deve essere comunicato, per non perdere il diritto, entro 30 giorni dall’invio della domanda”.

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