Cartelle esattoriali, meno vincoli con la Riforma Leo: cosa prevede

Sta per cambiare tutto sul fronte delle cartelle esattoriali e dei pignoramenti. Attenzione alle novità alle quali sta lavorando il Governo.

Le procedure di invio delle cartelle esattoriali e le attività di pignoramento beni in caso di insolvenza dei debiti potrebbero subire di qui a breve importanti modifiche. Una vera e propria rivoluzione strutturale pensata per ottimizzare da un lato le risorse impiegate dall’Agenzia delle Entrate.

Cartelle esattoriali, cosa succede nel 2024
Riforma leo su cartelle esattoriali e recupero crediti. Cosa cambia (fonte ansa) (Giustiziagiusta.info)

E per migliorare dall’altro la capacità dell’Ade di effettuare l’attività di recupero crediti andando a renderla sempre più rapida ed efficiente. Ecco dunque che cosa potrebbe fare capo alla cosiddetta riforma Leo e che cosa cambierà per i cittadini.

Riforma Leo, cartelle esattoriali e pignoramenti: che cosa potrebbe cambiare

I Decreti legati alla riforma fiscale allo studio del Consiglio dei Ministri, pronto a valutarne la fattibilità, sono essenzialmente due: uno di essi riguarda il riordino dei giochi online e l’altro, come dicevamo, prevede una radicale trasformazione dell’attività dell’Agenzia delle Entrate sul fronte del recupero crediti.

Revisione nelle modalità di pagamento delle cartelle
Pignoramento, come cambieranno le attività dell’agenzia delle entrate (Giustiziagiusta.info)

Prendiamo dunque in esame questo secondo decreto, nel quale sono presenti misure molto importanti, a cominciare dalla rateizzazione delle cartelle esattoriali. Se approvato infatti, ne scaturirà una legge che consentirà una dilazione del pagamento fino a 120 rate mensili, ovvero nell’arco di dieci anni, a coloro che si trovano a dover saldare un debito ma devono fare i conti con forti difficoltà economiche.

Questa misura è stata di fatto anticipata da Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia, e rappresenta una vera e propria accelerazione dei provvedimenti attuativi della delega per fare in modo che possa entrare in vigore al più presto.

Ma non è tutto perché anche le procedure di pignoramento dei rapporti finanziari subiranno profonde modifiche grazie ad un processo di razionalizzazione, informatizzazione e semplificazione. L’obiettivo è fare in modo che il processo di riscossione diventi sempre più rapido ed efficace. Basti considerare che vi sono oltre 1200 miliardi in cartelle esattoriali non ancora recuperati dallo Stato e di questi solo un centinaio di miliardi sono effettivamente recuperabili.

La riforma si propone dunque di evitare un accumulo di debiti ulteriore andando a spingere sulla velocità della procedure di recupero. Tra le altre cose è prevista un’estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione con l’obiettivo di riuscire ad assicurare una velocità più marcata nell’attività legata al recupero crediti.

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