Reddito Universale da 1800 euro al mese: finalmente arriverà davvero

Ci sono risvolti positivi per il reddito universale, cosa si sta muovendo in quest’ottica e quali novità sono state recentemente annunciate.

Assicurare a tutti il necessario, in termini economici, per poter provvedere alle esigenze della vita quotidiana senza il rischio di ritrovarsi senza soldi prima della fine del mese. È un po’ il concetto alla base del cosiddetto reddito universale, una misura della quale molto si è parlato negli ultimi anni e che ha come finalità il contrasto alla povertà, fornendo mensilmente quanto occorre per poter consentire a tutti di non rischiare di essere stritolati dai debiti.

Primo test sul reddito universale da 1800 euro al mese
Reddito universale, ci sono novità importanti (Giustiziagiusta.info)

In un mondo nel quale la crescente disoccupazione è diventata un problema strutturale, introdurre un’altra misura strutturale che la contrasti potrebbe davvero cambiare le cose? Ecco qual è la situazione.

Reddito universale, qualcosa si muove. Arriverà presto?

Di questo sostegno economico del quale, dicevamo, molto si è discusso negli ultimi anni come forma di contrasto concreto alla crisi economica, alla recessione e alla precarietà giovanile, si è tornati a parlare di recente grazie ad una prima interessante novità.

Regno unito e reddito universale, i dettagli del test
Reddito universale, chi riceverà 1800 euro al mese per due anni (Giustiziagiusta.info)

Non è infatti da escludere che un primo passo venga compiuto da un Paese del continente europeo che potrebbe tentare la sperimentazione di questo sostegno economico per verificarne gli effetti al fine di renderlo successivamente strutturale. Il tentativo è stato pensato proprio come forma di risposta al boom della crisi economica e della relativa inflazione, che ha creato non pochi problemi non solo in questo Stato ma a buona parte dei Paesi europei.

Nel caso del Regno Unito però la situazione è doppiamente complessa perché qui ci si trova a fare i conti con le conseguenze economiche del post Brexit. Peraltro occorre ricordare che già nel 2023 un’altra fase di sperimentazione era già partita nel Galles e riguardante nello specifico i giovani ad alto rischio di esclusione sociale. Ed altri esperimenti sono riscontrabili anche in Paesi come Olanda e Finlandia. Ben presto dunque anche la Gran Bretagna potrebbe seguire la stessa linea per tentare di ridurre il crescente e marcato divario tra le classi sociali.

Come? Stanziando una somma di 1600 sterline, circa 1800 euro mensili, garantite per un biennio. Ad oggi l’idea è di riservare la misura ad un campione ristretto della popolazione. Si tratterà di un test sul reddito universale per verificarne i reali benefici: saranno 30 le persone selezionate tra chi, nelle cittadine di Jarrow e East Finchley, presenterà domanda di accesso; garantendo la misura, per il 20%, a persone con disabilità. Per partecipare non bisognerà far altro che rispondere alle specifiche domande di un test proposto dal gruppo di ricerca Think tank Autonomy.

Oltre a fornire un aiuto concreto, il test servirà dunque per valutare anche i benefici sia sulla salute fisica che psicologica dei beneficiari. Inoltre non sarà necessario dover lavorare o cercare un lavoro nell’arco di quel biennio. I ricercatori effettueranno alla fine del test un confronto tra il gruppo di controllo, che non incasserà alcun contributo, ed i beneficiari dell’importo economico, e fornirà una relazione completa. Sarà davvero il primo passo per un reddito universale per tutti?

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