Affitto, cosa succede quando scade il contratto dopo 8 anni

Il contratto di affitto di un immobile ha una durata precisa che vincola le parti, ma cosa accade quando questo arriva alla scadenza?

Prima di procedere all’affitto di un immobile non bisogna valutare solo le caratteristiche strutturali, se è o meno di proprio gradimento, dove è ubicato e la metratura ma anche caratteristiche che vanno oltre come, ad esempio, il tipo di contratto che viene determinato, la durata, i vincoli e tutti quegli oneri a carico delle parti.

affitto scade il contratto dopo 8 anni
Scadenza contratto d’affitto a 8 anni, cosa dice la legge (Giustiziagiusta.info)

Questo può avere grande ripercussione sulla vita all’interno dello spazio abitativo ed è quindi giusto conoscerne con attenzione gli elementi costitutivi. Ad esempio, si può procedere ad un contratto di 8 anni solitamente costituito da 4+4 ma non tutti sanno cosa cambia dopo quei 4 anni e al termine del contratto stesso.

Contratto casa, cosa accade al termine dopo la scadenza

Per un inquilino è essenziale avere un’idea chiara delle procedure al fine di sapere bene cosa aspettarsi dopo quel tempo. La scadenza fa pensare che vi sia quindi la possibilità di annullare tutto e di passare oltre ma non sempre è così e ci sono vincoli specifici.

Affitto scade contratto 8 anni
Cosa accade dopo la scadenza del contratto d’affitto (Giustiziagiusta.info)

Il contratto di locazione a 8 anni è quello costituito appunto da due parti da 4 anni ciascuna, quindi al termine si definisce con canone libero e scadenza naturale. Solitamente coloro che hanno un immobile e non hanno specifiche esigenze quindi lo utilizzano come fonte di rendita, impiegano questo tipo di contratto perché tra i modelli è molto comodo.

Ce ne sono comunque di ogni tipo quindi ognuno può scegliere quello che preferisce e anche ciò che ritiene utile. Il contratto a 8 anni ha in realtà una durata minima che è di 4 anni. Questa divisione non è un caso e serve a creare un piccolo elemento di salvataggio.

Infatti, laddove l’accordo continui allora non bisogna fare nulla perché questo si rinnova per altri 4 tacitamente, se ci sono problemi per la scadenza allora è importante procedere diversamente quindi dare un preavviso di 6 mesi e chiedere alla persona di trovare un altro immobile.

Sia locatore che conduttore hanno sempre la facoltà di rescindere il contratto ovviamente se sussistono motivazioni specifiche altrimenti non è sempre possibile farlo. Secondo la legge deve comunque essere rispettata la durata minima.

Diverso invece è il caso che riguarda l’aumento, anche questo segue regole precise e il proprietario dell’immobile deve attenersi alle indicazioni contrattuali, non può decidere in autonomia quanto aumentare in corso d’opera, è importante che segua lo schema previsto.

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