Telecamere sul posto di lavoro, quando sono lecite o meno: la legge fa chiarezza

Le telecamere sul posto di lavoro non sono sempre lecite ed è giusto conoscere i propri diritti per potersi effettivamente tutelare. 

Negli ultimi anni c’è un’installazione continua di telecamere ovunque, sono nelle città, negli uffici, nei negozi ma è bene conoscere le indicazioni previste dalla legge per poter tutelare la propria privacy e capire se ci sono gli estremi per poter limitare la condizione.

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Telecamere sul luogo di lavoro, quando sono lecite (Giustiziagiusta.info)

Oggi la questione è molto articolata e anche se la legge in materia è chiara ci sono tante sfaccettature di cui bisogna tenere conto per capirla effettivamente fino in fondo e anche per essere certi dei propri diritti sul luogo di lavoro, altrimenti si rischia di commettere un errore nell’avanzare determinate pretese.

Telecamere sul posto di lavoro: cosa dice la legge

La legge stabilisce che il controllo mediante telecamere per i lavoratori è reato, come stabilito dall’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori. Tuttavia ci possono essere esigenze particolari a cui bisogna andare incontro ovvero il controllo preventivo delle condotte illecite e la sicurezza. In questi casi quindi viene specificato quali sono gli estremi per poter comunque effettuare le riprese.

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Cosa dice la legge sulle telecamere sul luogo di lavoro (Giustiziagiusta.info)

I sistemi di controllo sono quindi talvolta consentiti ovvero laddove ci sia un accordo con i sindacati o l’ispettorato di lavoro o quando i lavoratori siano messi a conoscenza di questo controllo. Inoltre è sempre tutto all’interno della disciplina della privacy, restano infatti comunque da considerare: i limiti della privacy e della dignità del lavoratore, gli accessi limitati a personale autorizzato, vietate riprese di controllo ai fini dell’attività lavorativa.

In questo ambito la realtà però è che non c’è una condizione lineare ma è tutto molto in evoluzione. La Corte di Cassazione infatti ha secondariamente affermato che le registrazioni possono essere utilizzate per una contestazione e quindi questo contrasterebbe ciò che dice la legge. Se le riprese si possono usare per fini disciplinari, appare chiaro che c’è un sistema di controllo.

Quello su cui vengono fatte delle specifiche sono sicuramente le condizioni, le finalità, l’uso di queste immagini. Coloro che non rispettano questa legge vanno incontro a una sanzione fino a 1549 euro, l’arresto fino a un anno, senza considerare poi se ci sono altri tipi di reati inclusi.

Sicuramente il datore di lavoro è obbligato ad essere molto chiaro con i lavoratori, non è possibile in alcun caso installare delle telecamere senza avvisare le persone che si trovano in quell’ambiente e controllarle a loro insaputa, come non è lecito inserire telecamere negli spazi privati come il bagno.

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