Sta arrivando un corposo aumento di 240 euro al mese nella busta paga. Ecco chi sono i fortunati: controlla subito se ne fai parte.
Continuano ad arrivare nuovi aumenti in busta paga per diversi lavoratori. Quello di cui parliamo oggi vede un aumento di ben 240 euro mensili, e coinvolge moltissime persone grazie a un recente accordo, che vede un aumento medio del 3,78% per i lavoratori interessati.
Non solo, ma sarà anche possibile ricevere ulteriori incrementi in base alle risorse destinate dal ministero. L’aumento arriva da un accordo dell’Area Dirigenziale Istruzione e Ricerca con le organizzazioni sindacali rappresentative. Questo risulterà in un aumento per diversi lavoratori nell’area scolastica, che sia scuola, università, Afam o Ricerca.
Il contratto è stato firmato da tutte le organizzazioni sindacali, ed entrerà in funzione già a partire dal 20 marzo. La spiegazione arriva direttamente dal ministro Giuseppe Valditara, che ha approfondito sulla questione.
240 euro in più al mese: chi rientra nell’aumento
Il bonus riguarderà circa 6.500 persone. Nello specifico, infatti, il bonus riguarda i presidi e dirigenti scolastici, che secondo Valditara rappresentano un pilastro fondamentale del mondo scolastico. Valorizzare i dirigenti scolastici è un processo che era già stato avviato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno 2023/2024.
Con l’aumento medio del 3,78% in arrivo, questo processo di valorizzazione migliorerà le condizioni lavorative e l’aspetto economico, ritenuti molto importanti durante la stipulazione dell’accordo. Il Ministro spiega che il contratto rivede la materia della mobilità interregionale, aumentando i posti disponibili annualmente dal 30% al 60%.
L’intesa raggiunta è stata ritenuta in linea con i cambiamenti degli ultimi mesi. Grazie all’accordo ottenuto con le organizzazioni sindacali, la tornata contrattuale 2022/2024 avrà il via ufficialmente a partire dal 20 marzo. Da notare che questo accordo riguarda anche altri settori – il primo a ricevere cambiamenti sarà, infatti, il comparto Sanità, che influenzerà più di mezzo milione di lavoratori parte del Servizio Sanitario Nazionale.
Dopo di questo toccherà al settore dell’Istruzione, Università e Ricerca. Abbiamo visto negli ultimi giorni degli incrementi per docenti e Ata di circa 160 euro. A questo si aggiunge il nuovo aumento per i presidi, che avranno in media il già citato aumento di 240 euro, di cui 195 sulla retribuzione fissa. Se il rinnovo 2022/24 si chiuderà con successo, l’aumento stipendiale potrebbe estendersi anche a docenti e altro personale scolastico, arrivando a un potenziale aumento di circa 300 euro in un anno e mezzo.