La legge sull’anatocismo permette agli utenti di poter fare causa alla banca e riavere i soldi indietro. Si stanno informando tutti.
In periodi di alta inflazione come quelli che stiamo affrontando in questi ultimi anni, i cittadini tentano a fare di tutto pur di poter accumulare qualsiasi somma di denaro. Nondimeno, in molti, dopo aver conosciuto la legge sull’anatocismo, hanno deciso di far causa alla propria banca per poter riavere indietro una quantità di soldi davvero importante per l’economia domestica.
A tal proposito, chiunque non sia a conoscenza di questa legge, sta cercando di informarsi sul web per poter sapere in che modo poterla utilizzare al meglio. Proprio per questo motivo, cerchiamo di andare a svelarne alcuni dettagli principali, così da sapere in che modo doversi comportare nel caso in cui si decida di intraprendere delle vie legali.
Per rigor di logica, è giusto partire dall’argomento principale di questo articolo, ossia l’anatocismo, per poter capire di cosa si tratta e perché può essere impugnato durante una causa. Parliamo dei tassi d’interesse di un mutuo che vengono calcolati sugli interessi già maturati sulla somma dovuta. La legge odierna permette alla banca di avvalersi dell’anatocismo, ma solo sugli interessi di mora, solo se scritto sul contratto, se avviene su base annuale e se riguardante gli interessi passivi e quelli attivi.
Come fare causa a una banca basandosi sull’anatocismo
Sono diversi i correntisti che hanno deciso di intraprendere delle vie legali contro le proprie banche per poter far valere i propri diritti. Spesso, infatti, vi sono delle anomalie che possono permettere agli utenti di poter fare causa alla propria filiale.
Fondamentalmente, sul tema dell’anatocismo è importante conoscere cosa avviene in fase di prescrizione delle azioni legali, le quali sono state intraprese da parte di alcuni correntisti. In tal modo, questi ultimi tentano di farsi restituire le somme che sono state addebitate loro indebitamente e sotto forma di interessi composti.
A tal proposito, risulta essere necessario conoscere la differenza fra nullità degli interessi anatocistici, la quale è considerata imprescrittibile, e azione di ripetizione di indebito, ovvero quella soggetta a una prescrizione di 10 anni. Secondo la Corte di Cassazione, il termine di prescrizione, per poter avviare l’azione di ripetizione, invece, decorre dal momento in cui viene chiuso il conto corrente (ossia quando i versamenti effettuati hanno ripristinato la provvista).
