In pensione senza contributi: la data che non puoi farti sfuggire

Andare in pensione senza contributi versati potrebbe sembrare solo un sogno, invece è realtà ed è previsto dalla legge.

Il sistema pensionistico italiano si fonda su un sistema di contributi che vengono versati dal lavoratore autonomo o dal datore di lavoro per conto dei dipendenti. Questi contributi concorrono al raggiungimento di un ‘tetto’ che servirà poi al lavoratore di fruire della pensione.

In pensione senza contributi
Quando si può andare in pensione senza contributi (Giustiziagiusta.info)

La pensione non è uguale per tutti proprio perché dipende da numero dei contributi versati e quindi il calcolo può cambiare anche notevolmente. Bisogna però considerare cosa accade a coloro che non hanno versato i contributi e che quindi di fatto non hanno il cuscinetto a cui attingere.

Pensione senza contributi: la data da considerare

Per i soggetti che non hanno contributi versati è importante sapere che c’è comunque un’altra opzione fruibile, si tratta infatti dell’Assegno Sociale. Questo permette a tutti di avere un sostegno mensile da parte dell’INPS per fronteggiare quelle che sono le spese necessarie. Tuttavia bisogna anche considerare con attenzione una data ovvero il 30 giugno.

la data che non puoi farti sfuggire pensione
Pensione senza contributi, quando si può avere (Giustiziagiusta.info)

Questa è molto importante perché è obbligatorio inviare un modello specifico, pena la decadenza della domanda stessa. In questo modo, rispettando i termini, si evita di perdere del credito. Si tratta del Modello RED ovvero una comunicazione del reddito che permette a tutti coloro che sono titolari di prestazioni erogate direttamente dall’INPS, come la pensione, di poter continuare a beneficiarne.

Può arrivare una lettera o comunicazione sia cartacea che digitale, il problema è che a molti sfugge e se ne rendono conto solo troppo tardi. L’obbligo riguarda anche coloro che presentano la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate e che hanno dei redditi extra. Chi non procede e quindi di fatto non dichiara quelle che sono le specifiche reddituali richieste si trova nella condizione di fatto di non essere adempiente e quindi rischia un blocco temporaneo della prestazione.

Poiché questa comunicazione va fatta ogni anno, coloro che rientrano nell’obbligo, devono appuntarsi la data e farla sempre, direttamente online, alla sede INPS, presso un Caf o Patronato per essere in regola con quanto dovuto in termini burocratici e non avere successivamente problemi economici. Ciò vale anche per chi si trova in condizioni di fruizione di un beneficio come la pensione di invalidità, quindi riguarda tutti. Questa comunicazione serve anche a chiarire se ad esempio c’è stato un periodo di degenza ospedaliera o condizioni simili a carico dello Stato per effettuare eventualmente il ricalcolo dell’importo.

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