Nuovo Bonus Benzina, arriva una buona notizia che ha delle sorprese in serbo non molto piacevoli. L’agevolazione è inaspettata.
Da poco è stato annunciato il tanto atteso bonus benzina, che ha destato interesse e speranza tra i lavoratori dipendenti. Il bonus benzina è un’iniziativa inserita nel Decreto Aiuti, che permette ai datori di lavoro di erogare un voucher “una tantum” ai dipendenti. Questo voucher è destinato all’acquisto di benzina o gasolio con una tassazione agevolata.
Tuttavia, la realtà di questa agevolazione fiscale è meno entusiasmante di quanto molti si aspettassero. Vediamo di cosa si tratta e chi può effettivamente trarne beneficio, tutti i dettagli da conoscere.
Nuovo bonus benzina: in cosa consiste e chi può usufruirne
Questa misura non è estesa alle amministrazioni pubbliche. Quindi a chi spetta e chi è invece escluso? Il bonus benzina è destinato a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. Sono inclusi coloro che operano in studi professionali ed enti del Terzo Settore. Questo vantaggio si applica anche ai lavoratori da remoto, ai contratti da apprendistato e ai soci di cooperative di produzione e lavoro. Tuttavia, va ricordato che i dipendenti delle amministrazioni pubbliche non possono accedere a questa agevolazione.
L’obiettivo principale di questa misura è alleggerire il peso dei costi del carburante per quei lavoratori che guadagnano meno di 35mila euro lordi all’anno, che sono i più colpiti dagli aumenti dei prezzi del carburante. Il valore massimo del buono è di 200 euro e può essere erogato una sola volta, senza possibilità di ripetizione nei mesi successivi.
Il bonus benzina rientra nella categoria dei fringe benefit. Gode di una tassazione agevolata o quasi nulla. Tuttavia, è importante notare che non copre gli oneri contributivi previdenziali, i quali devono essere pagati separatamente.
Secondo le ultime disposizioni legislative, sono state fissate nuove soglie per i fringe benefit: 2mila euro per i dipendenti con figli e mille euro per gli altri. Inoltre, il bonus benzina è cumulabile con altri contributi esentasse erogabili entro la scadenza dell’agevolazione, che è il 31 dicembre 2024.
Spetta ai datori di lavoro decidere se erogare il bonus benzina ai propri dipendenti. Poiché la normativa non impone alcun obbligo legale in questo senso. Una volta riconosciuto al dipendente, il voucher deve essere incluso direttamente nella busta paga del mese successivo.
Sebbene il bonus benzina offra un sollievo ai lavoratori dipendenti riguardo ai costi del carburante, non è esattamente ciò che molti si aspettavano. Tuttavia, resta comunque un piccolo aiuto per affrontare le spese quotidiane legate agli spostamenti in auto.