Chi scappa dal matrimonio con la propria dolce metà va incontro a delle conseguenze, perciò è meglio informarsi: ecco che cosa può succedere.
La storia del personaggio interpretato da Julia Roberts nel film ‘Se scappi, ti sposo‘ non è poi così irrealistica, anzi. Al giorno d’oggi il matrimonio non rappresenta più un dovere morale imposto dalla società in cui viviamo, bensì una scelta dei diretti interessati più o meno consapevole.
Le nozze non sono più un evento molto ricorrente, anche se esistono ancora numerose persone che le fissano come obiettivo. Ma il processo per giungere all’altare e godersi finalmente un momento unico è assai faticoso, ragion per cui richiede una buona resistenza a livello mentale.
Altrimenti si rischia davvero di soccombere e buttare al vento un’intera relazione, oltre ai vari preparativi. Solitamente si attendono mesi prima di salire sull’altare e in quel periodo la tensione è destinata ad aumentare sempre di più, poiché ci sono tantissimi aspetti di cui occuparsi per far sì che la cerimonia consenta di togliersi una grande soddisfazione.
Contemporaneamente, però, si alza sensibilmente l’asticella della paura, a maggior ragione se i diretti interessati sono i protagonisti di una coppia disfunzionale. E siccome del doman non v’è mai certezza, non è da escludere al 100% un’ipotesi alquanto dolorosa e spiazzante. Potrebbe accadere, infatti, che uno dei due partner cambi totalmente idea e decida di non sposarsi più, annullando dunque le nozze.
Da un punto di vista legislativo, gli sposi sono liberi di rompere il fidanzamento ed annullare il matrimonio, indipendente dalle motivazioni e dalle pubblicazioni già effettuate. Ma tale scelta comporta delle conseguenze. Entrando più nello specifico, colui che viene lasciato sull’altare può chiedere la restituzione dei regali (doni obnuziali) fatti in vista del matrimonio, entro massimo un anno dalla rottura.
Dalla restituzione dei regali alla richiesta di risarcimento: le possibili conseguenze per chi scappa dalle nozze
Un esempio tipico è l’anello di fidanzamento. I regali in questione devono essere espressamente collegati al matrimonio, in caso contrario non è possibile rientrare in possesso di un determinato oggetto. Inoltre, la parte lesa potrebbe avanzare una richiesta di risarcimento in riferimento ad alcune spese pesanti come l’abito da sposa, il viaggio di nozze, la ristrutturazione della casa e/o il ristorante.
Ad ogni modo, i vari casi vanno analizzati profondamente per avere un quadro completo. Questo perché la decisione di annullare il matrimonio potrebbe essere sorretta da una motivazione giustificata, magari un tradimento oppure l’invadenza eccessiva della famiglia dello sposo. In questo caso l’altro potrà richiedere soltanto la restituzione dei doni obnuziali, nulla di più.
Mentre se la rottura avviene quando le nozze sono già state celebrate, allora cade l’obbligo relativo alla restituzione dei regali. In uno scenario del genere non resta che avviare le pratiche per la separazione, rivolgendosi ad un avvocato per vagliare tutte le strade percorribili. In sostanza il matrimonio non è uno scherzo, di conseguenza meglio pensarci bene prima di prendere qualunque scelta.
