Bonus benzina 2024, previsto un rimborso di 200 euro: ecco chi può richiederlo

Arriva il bonus benzina: un rimborso di 200 euro per il rifornimento di carburante. Quello che c’è da sapere per ottenerlo e a chi spetta.

C’è poco da dire: alla luce dei saliscendi degli ultimi anni, il caro benzina rimane una delle paure più profonde degli italiani: una specie di spada di Damocle sempre sospesa sulle teste degli automobilisti e di tutta l’economia, primi fra tutti i consumatori finali.

Bonus Benzina 2024 a chi spetta
Un bonus benzina da 200 euro per aiutare a sostenere il caro carburanti (Giustiziagiusta.info)

I più penalizzati, neanche a dirlo, sono i cittadini costretti a spostarsi in auto per recarsi sul posto di lavoro, i più tartassati dagli aumenti dei listini prezzo delle pompe di benzina. Stando a uno studio recente di Assoutenti, risalente allo scorso febbraio, presso alcuni distributori italiani il costo del rifornimento, in modalità servito, ha già sfondato il tetto dei 2,5 euro al litro.

Sentir parlare di un bonus benzina da 200 euro sotto forma di rimborso per le spese del rifornimento di carburante perciò è davvero tanta roba in un tempo come questo. Ma a chi spetta e come funziona il buono per la benzina?

Bonus benzina 2024 da 200 euro: chi ne ha diritto e come richiederlo

La possibilità del bonus benzina è stata prevista dal Decreto Aiuti, che dà facoltà al datore di lavoro di riconoscere un voucher “una tantum” ai propri dipendenti per l’acquisto di benzina o gasolio attraverso una tassazione agevolata.

Bonus benzina chi ne ha diritto e come averlo
Bonus benzina 2024, ecco a chi spetta (Giustiziagiusta.info)

I beneficiari del bonus benzina sono i lavoratori dipendenti del privato, compresi quelli impiegati in studi professionali e enti del Terzo Settore. Il bonus benzina riguarda anche i lavoratori a distanza, con contratti da apprendistato e i soci di cooperative di produzione e lavoro. Esclusi invece dalla misura i lavoratori pubblici. Come detto il Decreto Aiuto, fissando a 200 euro la soglia massima del bonus benzina, ha stabilito che l’erogazione del bonus possa avvenire “una tantum”, cioè senza essere ripetuta nei mesi successivi.

Il buono mira a favorire gli spostamenti in auto di quei lavoratori con un reddito annuo lordo più basso di 35 mila euro, i più penalizzati dai rincari del carburante. Il bonus benzina da 200 euro rientra nell’agevolazione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” e può dunque beneficiare di una tassazione molto bassa o praticamente nulla. Tagliata fuori dal benefit la copertura degli oneri previdenziali (dunque da versare).

L’ultima manovra di bilancio ha fissato a 2 mila euro la soglia dei fringe benefit per i dipendenti con figli e a 1.000 euro per tutti gli altri. Il bonus benzina può essere cumulato con gli altri contributi esentasse entro la scadenza del buono (31 dicembre 2024). Ad ogni modo è facoltà del datore di lavoro decidere se concedere o meno il bonus benzina ai propri dipendenti (direttamente nella busta paga del mese successivo). La legge non impone alcun obbligo ai datori di lavoro in tal senso.

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